Novanta minuti appollaiato, in castigo, su uno sgabello delle tribune dello stadio di Estadio Do Dragao. Oltre un'ora e mezza a guardare i suoi dominare, vincere e convincere. Bonucci ha vissuto così la partita tra Juventus e Porto. Ma a fine gara è arrivato il gesto che placa le polemiche.
La quiete dopo la tempesta
Lo Stadio Do Dragao è vuoto, l'aria non è più rovente, la partita è finita. In un angolo dell'impianto i tifosi juventini aspettano di essere accompagnati all'esterno. Sul campo però ci sono i giocatori che non hanno messo piede in campo. Tra questi, Leonardo Bonucci, il grande escluso. Si allena con i compagni, suda, corre e poi finalemente saluta i tifosi. Loro rispondo con un applauso fortissimo: lo acclamano.
Mentre il tifo riabbraccia il proprio condottiero con il numero 19, Massimiliano Allegri si presenta in conferenza stampa: "Dispiace per quello che è successo venerdì, ma sono cose che capitano durante una stagione. Anzi, ringrazio Leo, che ha alzato la tensione emotiva: ma ha chiesto scusa e la cosa è già rientrata". È proprio il mister ha rivelare le scuse del giocatore.
Non c'era Bonucci, ma erano presenti (fortunatamente) Barzagli e Chiellini. "Ho cinque difensori forti - ha continuato Allegri - e lo hanno dimostrato. Se manca uno gioca un altro, e la squadra non perde quella qualità difensiva".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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