Guarda un po' come va la vita. Divise anni fa dalla distanza politica tra i rispettivi genitori, Jenna Bush e Chelsea Clinton, figlie degli ex presidenti George W. (più Laura) e Bill (più Hilary), ora sono socie: assieme ad altri imprenditori hanno infatti investito nelle Washington Spirit, la squadra di calcio femminile professionista della Capitale. Le Spirit esistono dal 2012, anno di nascita della National Women's Soccer League, la principale lega americana per donne, e hanno avuto come miglior risultato il secondo posto nel 2016, sconfitte in finale dalle Western New York Flash. Non avevano apparenti problemi economici ma ora sono ancora più solide grazie all'investimento della Repubblicana e della Democratica, anche se Jenna Bush, come la sorella Barbara, da parecchi anni non si identifica con alcun partito politico e anzi la famiglia Bush già durante la campagna elettorale del 2016 aveva manifestato il proprio dissendo verso l'allora candidato presidente Donald Trump. Con Jenna (39 anni) e Chelsea (nomen omen, 40), che ammettono di condividere anche il rarissimo status di figlie presidenziali e per questo si sono spesso confrontate con le figlie di Barack Obama, ci sono anche l'ex portiere della nazionale Scurry e l'ex olimpionica della ginnastica Dawes.
Ma l'onda femminile non si ferma lì: la tennista Naomi Osaka ha infatti acquistato un alto numero di quote delle North Carolina Courage mentre le Angel City FC di Los Angeles conta, tra le azioniste, Serena Williams, le attrici Natalie Portmann, Eva Longoria, Uzo Aduba, America Ferrera, Jessica Chastain e Jennifer Garner, l'ex tennista Billie Jean King e l'ex sciatrice Lindsey Vonn. Mica è finita: la nuova squadra di Kansas City ha tra i proprietari Brittany Matthews, fidanzata del quarterback dei Chiefs Pat Mahomes fin dai tempi di liceo e a sua volta ex calciatrice, con tanto di campionato vinto in Islanda nel 2017.
Al netto delle mode, un segnale, anche per alzare la qualità della vita delle calciatrici: quelle della nazionale canadese e americana vengono pagate dalle rispettive federazioni, mentre le altre prendono da un minimo di 20.000 a un massimo di 50.000 dollari a stagione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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