Il "calcio" di Commisso allo strapotere dei super procuratori

Il patron viola scottato dal caso Vlahovic vara il decalogo e tutele per club sui parametri zero

Il "calcio" di Commisso allo strapotere dei super procuratori

Commisso fa sul serio, dalle dichiarazioni ai fatti, quelli messi nero su bianco. Da tempo si era espresso sui mali del calcio italiano, europeo e mondiale, così come sui possibili rimedi da attuare. Forse spinto anche dalla vicenda Vlahovic: un giocatore arrivato a 17 anni a Firenze (preso dalla gestione Della Valle), cresciuto, atteso, valorizzato dal club viola e che adesso, esploso definitivamente, ha rifiutato un rinnovo da 5 milioni netti a stagione per 4 anni. E che potrebbe liberarsi a zero euro nel giugno 2023, con evidente danno per la società. Questa storia è figlia anche della gestione del procuratore di Vlahovic con il quale i rapporti ormai sono pressoché inesistenti. Nell'ottobre scorso, infatti, Commisso aveva tuonato: «Io non mi faccio ricattare da nessuno». Il presidente viola è andato avanti nella sua battaglia e ieri ha promulgato non un editto, bensì un decalogo da sottoporre agli organi governativi del calcio e non solo. «La Fiorentina - ha spiegato la nota - ritiene che si siano ormai da tempo passati i limiti relativi al necessario e fondamentale equilibrio che il sistema calcio deve riuscire a mantenere tra tutti gli attori che lavorano, direttamente o indirettamente, nel mondo del pallone. In particolare, secondo i rapporti Fifa con riferimento ai trasferimenti dei calciatori, nell'ultimo decennio nelle mani di procuratori e agenti che rappresentano giocatori e allenatori, c'è stata una movimentazione di 3,1 miliardi di euro. Nel solo 2019, come ha ricordato il presidente della Fifa Gianni Infantino, su 7 miliardi spesi per il mercato, 700 milioni sono andati in provvigioni per gli agenti».

Questo l'incipit e ora andiamo ai dettagli della questione. Al punto primo si chiede di mettere un tetto alla percentuale sul trasferimenti: le commissioni ai procuratori non dovranno superare il 5% del valore di trasferimento del giocatore. Al secondo si sottolinea come l'agente potrà avere il mandato solo di una parte in causa nell'affare. Terzo: procure singole, cioè il procuratore potrà rappresentare solamente il calciatore. Al punto quattro Commisso chiede un nuovo sistema di solidarietà per i parametri zero per tutelare i club che hanno allevato un giocatore. Come? Pensando a dei parametri per premio: valore dell'atleta riconosciuto dal mercato, il salario che prenderà dal nuovo club e le eventuali commissioni pagate per la procura. Cinque: solo le società saranno autorizzate a trattare nel periodo del contratto del calciatore. Sei: durata più lunga del rapporto contrattuale, come in Inghilterra, fino a 6 anni. Se poi lo stipendio fosse di 10 milioni e oltre, anche la possibilità di estendere il periodo a 10 anni. Punto sette: limitare le commissioni dei procuratori al 3% della retribuzione lorda del giocatore. Otto: autorizzare i procuratori ad avere altre fonti di guadagno, ad esempio come lo sfruttamento dei diritti mediatici.

Mentre al punto nove si parla della Camera di Compensazione per tenere sotto controllo e tracciati tutti i pagamenti effettuati a favore degli agenti. Ultimo punto: tutte le commissioni degli agenti dovranno essere riferite su base annuale dai club a Fifa, Uefa, Figc e Fisco nazionale. Così parlò Commisso.

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