Che bella coppia questi due ragazzi della Mitchelton Scott. Soprattutto che bella tappa. Se qualcuno aveva il timore che avremmo assistito al solito minuetto, bene, è stato smentito. Questi due ragazzi hanno gettato sull'Etna veramente il cuore oltre l'ostacolo. Il colombiano, Esteban Chaves, che abbiamo imparato a conoscere e ad amare nel Giro di due anni fa vinto da Vincenzo Nibali, è stato semplicemente eccezionale. In fuga tutto il giorno con altri 27 corridori, alla fine trova la forza di volare verso l'Osservatorio Astrofisico che l'ha giustamente accolto tra le stelle di questo Giro.
Non alle sue spalle, ma al suo fianco, la nuova maglia rosa Simon Yates, che conoscevo poco, ma che mi ha impressionato per come è partito ai 1500 metri e ha fatto la differenza sui cosiddetti big. Tra questi due, però, attenzione a Dumoulin.
L'olandese è arrivato con il gruppo dei migliori, ma è quello che mi ha impressionato per reattività, al pari di Thibau Pinot, del quale si parla non tantissimo, ma che è sempre lì, ben piazzato e attivo come pochi.
Bravo Pozzovivo che sale in classifica, sfortunato il
povero Formolo, che paga dazio per via di una caduta. Froome e Aru poco brillanti, non mollano. Il sardo si dice fiducioso: io per natura lo sono, e lo aspetto nell'ultima settimana. Guai però a concedersi altre distrazioni.
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