Campioni del Mondo solo nelle spese 5 milioni bruciati da Balo&C.

Cifre da capogiro per la spedizione azzurra ai Campionati del Mondo in Brasile che rendono, se possibile, il fallimento calcistico ancora più amaro

La spedizione azzurra in Brasile
La spedizione azzurra in Brasile

L'Italia del commissario tecnico Cesare Prandelli ha terminato la sua avventura mondiale in terra brasiliana anzi tempo, uscendo al primo turno per effetto delle sconfitte maturate al cospetto di squadre ampiamente alla propria portata coma la Costa Rica e l'Uruguay.

Una prestazione sportiva che stride pesantemente con i costi sostenuti dalla Federazione Italiana, al fine di rendere il ritiro azzurro soddisfacente sotto tutti i punti di vista per giocatori italiani. Infatti, esaminando i dati della spedizione italica, ci si accorge come sia la più numerosa di tutto il mondiale con ben 90 persone con costi tutt'altro che trascurabili.

Stando a quanto spiegato a pochi giorni dall'inizio dei Mondiali dal dirigente federale Stefano Balducci, responsabile dell'organizzazione logistica degli Azzurri in Brasile, la sistemazione scelta dalla FIGC è stata tra le soluzioni tra le più costose con complessivi cinque milioni di euro spesi. L'alloggio è stato effettuato presso il Portobello Safari & Resort, struttura alberghiera di cinque stelle ubicata a Mangaritiba, piccolo centro di villeggiatura situato a circa cento chilometri ad Ovest di Rio de Janeiro. Un luogo abbastanza esclusivo come del resto conferma il fatto di essere solitamente scelto per le proprie vacanze al mare, da una tipologia di clienti abbastanza agiata. Il costo di ogni stanza del Resort è stato fissato a 350 euro a notte per complessive 152 stanze di cui 90 destinate a calciatori ed allo staff della nazionale mentre le altre 62 sono state divise equamente tra gli ospiti dello sponsor tecnico Puma e della società Dreams Team. Ogni stanza era al top in quanto a lusso con tv al plasma, playstation per il tempo libero e tante altre comodità. Il costo complessivo per la FIGC è stato di circa 800 mila euro anche se è bene sottolineare come in ragione dell'anticipato ritorno in Patria, le stanze possono essere messe a disposizione di possibili clienti, facendo recupero qualche decina di migliaia di euro alla stessa Federazione.

Le altre Nazionali Europee hanno effettuato scelte per così dire, più attente ai costi come, ad esempio, nel caso dei Campioni del Mondo della Spagna che hanno preso 67 abitazioni singole nei pressi di Curitiba e della Francia che ha affittato un complesso a Ribierao Preto per 50 alloggi, molti dei quali condivisi tra più persone. Economica è stata la scelta dell'Inghilterra che ha optato per 64 stanze in un albergo di Rio con costo che variava dai 150 ai 200 euro per notte mentre la Germania ha deciso di fare un vero e proprio investimento comprando un resort di nuova costruzione ubicato direttamente su una spiaggia nello stato di Bahia, tra l'altro finanziato dagli sponsor.

Tornando all'Italia è bene sottolineare come gli esborsi della FIGC non sono soldi dei contribuenti italiani bensì frutto dei compensi ricevuti dalla Nazionale per la partecipazione ai Mondiali. Nello specifico la FIGC ha incassato 7 milioni di euro spendendone 4,7 per cui ha chiuso comunque con un saldo positivo di bene 2,3 milioni di euro.

Infine, appurato che 800 mila euro sono stati spesi per l'alloggio, è incredibile pensare che siano stati spesi circa 3 milioni e 900 mila euro per i viaggi di andata e ritorno in aereo, gli spostamenti all'interno del Brasile, una serie di dispositivi ultra innovativi per analizzare al meglio i movimenti tecnico – tattici e fisici della squadra, delle speciali saune installate a Coverciano per abituare gli Azzurri al clima brasiliano e tanto altro ancora. Insomma, un Mondiale su cui si è investito parecchio ma dal quale si raccoglie pochissimo.

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