Milano - Milan-Atalanta, un altro derby d'America. Pioli e Gasp, prima di sfidarsi stasera nella corsa Champions, marciano uniti contro il calendario. Il primo riconosce «d'aver rinunciato a giocare di lunedì ma non sapevo che la domenica avrebbero fissato con l'Empoli l'inizio alle ore 15» lasciando al club la gestione dei rapporti con la Lega; il secondo è molto più spietato nella critica sottolineando che «il calendario non è una cosa normale, se fosse successo ad altre squadre chissà quali polemiche sarebbero uscite fuori... il pasticcio è stato fatto con la Supercoppa a gennaio». Sono le ultime scaramucce di casa nostra provenienti dai rispettivi accampamenti che preannunciano il ritorno a pieno regime delle coppe e anche delle tre partite a settimana con ricorso a inevitabile turnover e le conseguenze del caso. Serviranno i ricambi per fare strada su uno e l'altro fronte senza perdere posizioni. Sul tema specifico Stefano Pioli smentisce le interpretazioni a proposito della sconfitta di Monza («non abbiamo perso a causa dello schieramento ma per errori individuali, non ho dato precedenza all'Europa league perché ho un gruppo di titolarissimi, non solo 11 e io conosco il loro stato di forma») prima di passare all'attualità che vede appunto il terzo appuntamento con l'Atalanta dopo le due precedenti sconfitte.
«È una sfida molto importante perché dietro continuano a fare punti» segnala ancora Pioli riferito anche al successo del Bologna salito venerdì sera a meno 4 in classifica. Per questo motivo pensa al recupero in difesa di Kalulu e Calabria (Tomori vedrà la Lazio) e al nuovo pericoloso incrocio con CDK («Gasp è stato bravissimo a trovargli un nuovo ruolo, mi ricordo i vostri commenti quando dicevate che Maldini e Massara aveva preso un pacco!») prima di difendere a spada tratta Maignan («non ha smesso di fare miracoli, è un professionista super») e di strigliare Chukwueze («Pulisic fa gol, assist e lavora, mi aspetto da lui lo stesso»). Dal canto suo Gasp recupera e rilancia Lookman, una spina nel fianco per la tartassata difesa rossonera.
Infine, dall'ultima intervista di Gerry Cardinale rilasciata durante la sua puntata milanese a Calcio&Finanza, si può ricostruire la strategia finanziaria del nuovo proprietario del Milan in materia di stadio e di futuro assetto azionario del club. Il suo recente viaggio in Medio Oriente, scortato dall'ad Giorgio Furlani, è dovuto «alla ricerca di potenziali partners che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor che come soci nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari in qualità di partner a vero valore aggiunto ma non rinuncerò al controllo del club».
Secondo spunto: confermata la telefonata a Zhang sul tema stadio («sono totalmente pronto a costruire da solo lo stadio del Milan ma sono aperto a valutare anche altre opzioni senza escludere una potenziale collaborazione con l'Inter»).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.