Il Cannibale ci prova ancora: Zoeggeler aggrappato al podio

Ha chiuso le due prove dello slittino al terzo posto. Oggi le manche finali. A 40 anni cerca la sesta medaglia. Troppo lontano il tedesco Loch per l'oro

Il Cannibale ci prova ancora: Zoeggeler aggrappato al podio

Sochi - C'è chi demolisce i record, chi li riscrive e chi, invece, i primati li raggiunge anche a 40 anni suonati. Ieri le Olimpiadi di Sochi hanno visto in gara Armin Zoeggeler, il portabandiera italiano, ormai di casa sui circuiti olimpici. Tutte le attenzioni, come normale che fosse, incentrate su Albert Demtschenko, atleta russo partito con la carica dei tifosi di casa e capace di chiudere al primo posto la prima manche. Ma nella seconda Felix Loch ha battuto il record della pista di Sochi, passando a condurre la gara dello slittino maschile e ipotecando, di fatto, la medaglia d'oro .

Delusione tra i russi, rammarico per Demtschenko, ma il fenomeno tedesco, campione olimpico uscente, ha chiuso la prova in 51"964, unico atleta a scendere sotto il muro psicologico dei 52 secondi. In tutto questo si è inserito alla perfezione il nostro Armin Zoeggeler, il "Cannibale" come viene soprannominato dall'alto dei suoi due ori, un argento e due bronzi ai Giochi olimpici, che ha dato ragione a chi lo etichetta come uno dei più grandi di sempre e, se non il più grande, sicuramente il più vincente: a 40 anni suonati Armin è infatti riuscito a tenere testa a ragazzi molto più giovani di lui, chiudendo alla grande una gara che, a meno di clamorosi ribaltoni, dovrebbe condurlo comunque sul podio: i suoi principali avversari nella lotta al terzo posto che ora occupa (accusa un distacco di sette decimi da Loch) si sono praticamente chiamati tutti fuori nel corso della seconda manche. Ha raccontato: «Sapevo che Loch sarebbe stato velocissimo e anche Demchenko poteva esserlo. Il tempo della prima manche non mi aveva soddisfatto completamente, meglio nella seconda. Complessivamente va bene. Loro sono su un altro pianeta. La gara finisce dopo la quarta manche e proverò ad attaccare fino all'ultimo per cercare la medaglia».
Gli austriaci Reinhard Egger ed Wolfgang Kindl hanno perso terreno e registrano distacchi da Zoeggeler superiori ai tre decimi, con il carabiniere di Foiana bravo a migliorare il tempo della discesa precedente, ma impotente nel reggere il confronto coi primi due della classifica. «Non è mai facile vincere una medaglia alle Olimpiadi - spiega - per questo motivo, cerco sempre di fare tutto per ottenere il massimo. Valuterò insieme allo staff se fare modifiche alla slitta in base ad eventuali cambi di temperatura o di umidità, ma per ora mi posso ritenere soddisfatto. Bisogna mantenere la massima concentrazione».

Dunque, è arrivato il tempo di scrivere la storia per l'atleta di Merano, già sei volte campione del Mondo, quattro volte europeo e vincitore di dieci Coppe del Mondo in carriera, oltre ad aver collezionato oltre cento podi totali. Se oggi arriverà la medaglia sarà il suo sesto podio olimpico consecutivo, impresa da leggenda del mondo dello sport.

Tra gli azzurri da segnalare la buona prova di Dominik Fischnaller, che dopo una prima manche non troppo buona ha recuperato nella seconda strappando il 5° miglior riferimento parziale e salendo fino all'ottava posizione. Più indietro il terzo azzurro in gara, Emanuel Rieder: 17°. Oggi si parte alle 18.30 di Sochi ( 15.30 italiane) con la terza e penultima manche: s'inverte la classifica per l'ordine di partenza, prima dell'ultima discesa che prenderà il via alle 20.30 locali.


E alla mente ritornano le frasi dello stesso Zoeggeler che venerdì, nel corso della cerimonia di apertura dei giochi Olimpici, aveva affermato: «Sono emozionato ma molto orgoglioso di aver mostrato al mondo l'Italia». Ora orgogliosa è l'Italia, che può mostrare al mondo intero un mito.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica