Mondiali finiti, nove gare di squalifica, quattro mesi senza calcio. Stangata doveva essere e stangata è stata: il morso rifilato a Giorgio Chiellini costa carissimo a Luis Suarez. Il centravanti dell’Uruguay, alla terza "azzannata" della carriera, è stato punito dalla Commissione disciplinare della Fifa che ha usato la mano pesante adottando un provvedimento che va ben al di là della World Cup in corso in Brasile. Provvedimento che anche il difensore azzurro ha considerato "eccessivo". "Dentro di me ora non ci sono sentimenti di gioia, di vendetta o di rabbia contro Suarez per un incidente che è accaduto in campo ed è finito lì - ha commentato Chiellini - rimangono solo la rabbia e delusione per la partita persa".
Suarez è scoppiato in lacrime dopo l’ufficializzazione del provvedimento, che cancella lo "storico" record mondiale di Mauro Tassotti: la gomitata a Luis Enrique nei quarti di Usa ’94, infatti, costò all'azzurro ben otto giornate. L'uruguayano ha violato l’articolo 48 (condotta violenta e aggressiva) e l’articolo 57 (condotta antisportiva nei confronti di un avversario) del Codice di disciplina. Il centravanti comincerà a scontare la sanzione dalla sfida che l’Uruguay giocherà domani contro la Colombia negli ottavi di finale di Brasile 2014. Se la Celeste venisse eliminata, l’attaccante resterebbe fuori nei prossimi otto match ufficiali: addio alla Coppa America del 2015 e a parte delle qualificazioni per i Mondiali 2018. Lo stop di quattro mesi, invece, prevede il divieto di partecipare ad ogni attività, amministrativa o sportiva, collegata al calcio, come prevede l’articolo 22 del Codice di disciplina. Se resterà al Liverpool, il Pistolero salterà le prime nove giornate della Premier League (più tre di Champions e una di Coppa di Lega) e metterà piede in campo ad ottobre. Lo stesso, più o meno, accadrebbe se la punta dovesse cambiare casacca e trasferirsi altrove. Il Barcellona non si sarebbe fatto condizionare dal morso. Tanto che sarebbe pronto a sedersi al tavolo coi Reds dopo aver ottenuto il gradimento del calciatore.
Quello inflitto a Suarez è un vero e proprio Daspo. Durante la sospensione, infatti, il giocatore del Liverpool non potrà metter piede in nessuno stadio, nemmeno da semplice spettatore. Eppure, nonostante il pugno duro della Fifa, i tifosi non hanno voltato le spalle a centravanti. In patria, ci è tornato da eroe. Migliaia di persone lo hanno accolto all’aeroporto Carrasco di Montevideo. Tra i tifosi anche il presidente dell'Uruguay, Josè Mujica. "Non ho visto che abbia morso nessuno", ha dichiarato. Superando le polemiche che infuocano ancora sulla stampa (nazionale e internazionale), arriva a sorpresa anche il perdono di Chiellini. Un perdono che mette una pietra sopra al brutto episodio che, in un mondo o nell'altro, segnerà per sempre la storia del mondiale brasiliano. "Al momento il mio unico pensiero è per Luis e la sua famiglia, perché si troveranno ad affrontare un periodo molto difficile", ha scritto il difensore della Nazionale azzurra sul suo sito ufficiale.
"Ho sempre considerato inequivocabili gli interventi disciplinari da parte degli organi competenti, ma allo stesso tempo credo che la formula proposta sia eccessiva", ha concluso Chiellini sperando che a Suarez sarà consentito, almeno, di "stare vicino ai suoi compagni di squadra durante le partite perché tale divieto è davvero alienante per un giocatore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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