Chievo e Parma tremano davvero. La procura Figc: "Fuori dalla serie A"

Chiesti 15 punti di penalizzazione per i veronesi e 2 per gli emiliani Crotone e Palermo adesso sperano

Chievo e Parma tremano davvero. La procura Figc: "Fuori dalla serie A"

Quindici punti di penalizzazione per il Chievo, che significherebbero retrocessione, due per il Parma che significherebbero mancata promozione e 4 anni di squalifica per Emanuele Calaiò. Sono state pesantissime le richieste della procura federale della Figc contro i due club di serie A coinvolti nell'ennesimo terremoto estivo che rischia di riscrivere la geografia dei nostri campionati. Due storie diverse - i veneti sono finiti sotto processo per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie dal 2015 al 2017, gli emiliani per il caso dei messaggi sospetti inviati da Calaiò ad alcuni giocatori avversari alla vigilia della partita con lo Spezia - ma che dopo questo primo round sono accomunate dal timore di un triste epilogo.

Triste ovviamente dal loro punto di vista, perché nel domino che verrebbe innescato se le richieste dell'accusa fossero confermate dalle sentenze i posti lasciati vuoti nella massima serie verrebbero occupati da altre squadre che adesso trattengono il fiato con opposto stato d'animo. In merito alla posizione del Chievo il tribunale della Figc ha ammesso il Crotone come terza parte interessata, mentre rispetto a quella del Parma è stata dichiarata inammissibile l'istanza avanzata dal Venezia ed è stata accolta quella del Palermo. Il verdetto di primo grado è atteso intorno al 24 luglio, poi ci sarà spazio per eventuali ricorsi che verrebbero decisi nei primi giorni di agosto. Insomma la solita corsa contro il tempo, visto che la prossima serie A partirà nel weekend del 18-19 agosto e già il 26 luglio sarà sorteggiato il calendario.

«Riteniamo che la sanzione debba essere applicata alla stagione appena conclusa per essere afflittiva», ha detto il procuratore federale, che poi però ha aperto uno spiraglio per i ducali: «Se invece il tribunale ritiene che la sanzione debba venire applicata alla prossima chiediamo sei punti di penalizzazione». Richieste che in ogni caso il Parma respinge in toto: «In una situazione più grave Paganese e Poggibonsi ricevettero un solo punto di penalizzazione - ha ricordato il legale Edoardo Chiacchio -, e poi anche con due punti in meno il Parma avrebbe avuto il diritto di giocare i playoff». Distrutto il 36enne Calaiò per il quale è stata anche proposta un'ammenda di 50 mila euro: «Ho passato un'estate infernale, trattato da criminale per dei messaggi innocui, stupidi, scherzosi». Anche il Chievo si difende: secondo l'avvocato Marco De Luca «è un deferimento completamente infondato. E poi la procura si è rifiutata di sentire gli incolpati, quindi in base a un precedente di due mesi si configura l'improcedibilità».

Non solo Chievo e Parma aspettano di sapere in che serie giocheranno. In B, dopo la mancata iscrizione di Bari e Cesena (posizione rispetto alla quale l'Entella è stata ammessa come terza parte interessata) e in attesa di conoscere la sorte dell'Avellino (per ora escluso ma che potrebbe essere riammesso con penalizzazione) ballano 2-3 posti per cui sono in corsa anche Siena, Ternana e Pro Vercelli. Più il Novara se dovesse vincere il suo ricorso.

In serie C , con Reggiana, Mestre, Fidelis Andria non iscritte e con Lucchese, Cuneo, Matera che il 19 luglio conosceranno la pronuncia definitiva della Covisoc, sperano nel ripescaggio Prato, Cavese, Como e forse qualche altra. Probabile spazio anche per 2-3 «squadre B» di club della serie A. Poteva essere l'occasione per dare una sforbiciata ai format dei campionati, ma con i diritti tv già venduti anche per quest'anno il treno è passato...

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