Classe nel mezzo potenza in avanti I terzini però...

Classe nel mezzo potenza in avanti I terzini però...

Se non ti uccide, ti rende più forte. Il fallimento della strategia Martinez si è palesato durante l'ottavo di finale contro il Giappone, primo serio test Mondiale del Belgio dopo le tenerissime Panama e Tunisia, e l'amichevole mascherata contro l'Inghilterra. Il tecnico catalano ha avuto l'intelligenza, e l'umiltà, di accantonare il proprio credo per applicare il piano B. In poche parole: meno calcio, più muscoli. È nato un nuovo Belgio che, sacrificando una delle sue stelle (Mertens), ha liberato gli altri suoi talenti. De Bruyne in primis, non più costretto a fare il mediano accanto a Witsel, ma libero di spaccare il campo con le sue percussioni perché alle sue spalle c'è Fellaini a proteggerlo. Che significa anche un incremento del raggio di azione di Hazard, in forma stellare. Contro il Brasile si è visto Lukaku (nella foto) partire dalla fascia, De Bruyne agire quasi da falso 9, Hazard attirare su di sé due-tre uomini svariando su tutto l'arco offensivo. Risultato? Quando il Belgio aveva palla, i brasiliani ci hanno capito poco.

Rimane il tallone d'Achille di un reparto arretrato non solidissimo, anche se il ritorno della coppia Witsel-Fellaini garantisce più copertura. Ma le fasce, con Chadli che non è un difensore e Meunier che lo è solo sulla carta, sono tutt'altro che sigillate ermeticamente. Alec Cordolcini

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