Nei 10 minuti finali del Penzo di Venezia c'è tutta l'imprevedibilità della B: la Feralpisalò al minuto 83 annulla il vantaggio del Venezia di Pohjanpalo, sfiora il sorpasso, ma poi cade proprio per il gol al minuto 93 del capocannoniere finlandese. Una rete che tiene in vita i sogni di promozione diretta dei lagunari, ora impegnati nella trasferta di La Spezia, condanna alla retrocessione i bresciani e getta una secchiata d'acqua fredda tra il Como e la promozione diretta in A. Al Braglia di Modena è un noioso 0-0 per il Como, che per 100 secondi ha accarezzato la promozione, in una gara in cui gli emiliani si sono visti annullare al Var la rete di Zaro, ma hanno ottenuto l'aritmetica permanenza in cadetteria.
Nel mentre, al Sinigaglia di Como, l'entusiasmo di bandiere al vento e braccia al cielo è rapidamente venuto meno. Lì erano rimasti coloro che già sabato si erano radunati sotto il Just Hotel di Lomazzo per salutare il bus, destinato proprio nella Modena a loro interdetta. La vicenda del pugno di Ferrigno a Bortolotti, il successivo regolamento di conti tra tifoserie alla stazione Como Borghi: meglio allestire i maxischermo allo stadio in riva al lago, aspettando il pullman scoperto che era stato già preparato ma scaramanticamente non annunciato. Il ritorno in A passerà ora dalla sfida a un Cosenza senza più ambizioni, se non quelle del tifoso che in curva ha chiesto in sposa la sua bella con tanto di striscione, durante il 2-2 con lo Spezia: gol del 2-3 annullato al Var nel recupero e liguri a caccia ancora della salvezza proprio nel prossimo turno con il Venezia.
La penultima di B ha se non altro dato una certezza, quella delle squadre certe dei playoff e chi fuori era, fuori resta: Pisa e Sudtirol pareggiano tra loro 2-2, mentre il Cittadella fa 1-1 con il Bari, a cui restano 90 minuti per evitare la C diretta. Chi tra Como e Venezia non andrà automaticamente in A con il Parma se la vedrà poi con Cremonese, Catanzaro, Brescia e Sampdoria.
I doriani eliminano dagli spareggi post season la Reggiana, con l'1-0 di Sebastiano Esposito che fa gioire anche Sven Goran Eriksson, omaggiato dai 27mila di Marassi. L'ex tecnico, malato di tumore al pancreas, ha ritrovato lo stadio che fu suo e a cui regalò una Coppa Italia nel 94.
«Sono stati anni bellissimi, con un pubblico fantastico, avremmo potuto vincere anche di più: essere qui è un'emozione», ha raccontato il tecnico svedese, in tribuna con Roberto Mancini. Per evitare retrocessione diretta e playout, venerdì anche Bari-Brescia, Feralpisalò-Ternana e Ascoli-Pisa. Poi Catanzaro-Sampdoria, Cremonese-Cittadella, Lecco-Modena, Reggiana-Parma e Sudtirol-Palermo.
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