L'avventura di Cristiano Ronaldo al Manchester United sta prendendo una china sempre più simile a quella di Totti nel suo ultimo periodo alla Roma. Allenatori "livellatori" che non lo considerano più degno di una maglia da titolare o gli preferiscono ragazzini del vivaio, e in generale la sensazione di essere lasciato da parte, visto più come un peso che un'opportunità. Certo, il capitano giallorosso non se n'era mai andato dallo stadio durante una partita della sua squadra come ha fatto CR7 mercoledì sera, quando ha preso e dalla panchina se n'è andato verso l'uscita dell'Old Trafford. Senza avvisare e senza che peraltro i compagni se ne accorgessero, come hanno sottolineato perfidamente i tabloid inglesi. Del resto era appena arrivata una pesantissima vittoria 2-0 sul Tottenham, che ha rilanciato il Manchester United in zona Champions League.
Ormai però il portoghese è solo un pallido ricordo del cinque volte Pallone d'oro, l'attaccante che faceva tremare il mondo. Che ci sia o non ci sia cambia poco, anzi per l'allenatore Ten Hag è meglio lasciarlo fuori direttamente dalle convocazioni, come ha fatto in vista della prossima partita, anche questa bella tosta in apparenza, contro il Chelsea di domani. L'allenatore olandese non ha per niente gradito quella sorta di ammutinamento di CR7, che una volta compreso di non essere stato scelto neanche come primo cambio ha fatto come quei tifosi che vogliono evitare il traffico e se ne vanno prima dallo stadio. Solo che Ronaldo prende 30 milioni a stagione ed era tenuto quantomeno ad aspettare il fischio finale prima di uscirsene con un gesto così, l'ennesimo di un periodo, l'ultimo, in cui gli vengono preferiti giovani come Malacia. Mancano i minuti, mancano i gol (appena 2 in stagione), manca totalmente la fiducia e le cartucce per il portoghese, che compirà 38 anni a febbraio, iniziano a scarseggiare, a partire dal Mondiale in Qatar.
Non si vede come possa arrivare un riappacificamento con l'ambiente dello United, visto anche il tono con cui è arrivato l'annuncio ufficiale della non-convocazione per il weekend: «Cristiano Ronaldo non farà parte della squadra del Manchester United per la partita di Premier League di questo sabato contro il Chelsea. Il resto della squadra resta pienamente concentrato sulla preparazione dell'incontro».
È rottura, insomma, con Ten Hag che preferisce parlare poco, è evidente, e agire in maniera decisa spalleggiato dalla società. Tuttavia siamo di nuovo al punto di partenza, e cioè come ad agosto ad immaginarsi quale club sia in grado economicamente e tecnicamente di accogliere un giocatore così.
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