Edoardo, dal tennis all'università e Mou

Il divorzio dalla Roma e la Nazionale mancata

Edoardo, dal tennis all'università e Mou
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Edoardo è un figlio di Roma, cresciuto nel quartiere Appio-Latino, anche se di madre italo-tedesca e papà napoletano. Edoardo è un tifoso della Roma sin da bambino e con cui è cresciuto nelle giovanili dopo aver superato il provino sotto gli occhi di Bruno Conti, arrivando stabilmente in prima squadra grazie a Josè Mourinho. Che lo definiva un «cane malato» per la sua intensità e la sua aggressività in campo. Con lui ha alzato la Conference nel 2022 pur non scendendo in campo a Tirana.

La sua serata più bella l'anno successivo contro il Bayer Leverkusen in Europa League e quel gol che proiettò la Roma in finale. Il suo modello è Daniele De Rossi che lo ha allenato negli ultimi mesi in giallorosso. Sì, perchè il club di Trigoria quest'estate ha tradito la sua fiducia tanto da arrivare a un doloroso divorzio. «Lasciare la Roma è stata una scelta mia perché mi hanno detto che non avrei avuto un determinato tipo di spazio, quello che mi serve per crescere e per diventare il giocatore che voglio essere», così commentò Bove che ha accettato l'offerta della Fiorentina.

Edoardo, prima di diventare una promessa del calcio italiano, giocava a tennis ed era anche bravo: da giovanissimo aveva sfidato Musetti ed era diventato molto amico del suo coetaneo Cobolli, grande supporter giallorosso come lui. Il tennis lo ha aiutato parecchio nella crescita mentale, nel non trovare scuse e concentrarsi al massimo: «Lì siamo solo io e l'avversario, zero giustificazioni», ha sempre ripetuto. Poi Bove ha scelto il pallone ma ha sempre messo la famiglia - a cui è stato sempre riconoscente - al primo posto.

Oltre allo studio: diplomato nel 2021 al Liceo Scientifico con indirizzo sportivo, si è subito iscritto all'Università, Economia e Management alla Luiss. L'unico rammarico? Non aver mai vestito la maglia della Nazionale dei grandi, nonostante sia stato un perno delle varie rappresentative azzurre.

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