Per una notte il Napoli si riprende il secondo posto. Restano tre partite, se le vince tutte ma soprattutto se gioca come ha fatto ieri, Gattuso lascerebbe il Napoli in Champions. Paradosso di una stagione che in autunno aveva illuso, prima del crollo invernale causato da una incredibile serie di infortuni. La primavera ha riportato a galla la forza di una squadra dal potenziale offensivo devastante (va in gol da 23 partite di fila) e che, al completo, naviga in posizioni di classifica più adeguate.
La vittoria contro lo Spezia non è mai stata in discussione: annichilita la formazione ligure che in casa aveva impartito lezioni di gioco e preso punti a molte big. Il Napoli ha concesso ai padroni di casa un solo tiro in porta, quello dell'1-3, buono solo per le statistiche perché il pallino è stato sempre in mano agli azzurri. Giro palla veloce, atteggiamento aggressivo, niente sbavature in fase passiva e un Osimhen semplicemente straordinario: due gol e un assist, viaggia alla pazzesca velocità di cinque reti nelle ultime quattro gare di campionato (e sette nelle ultime otto). Al netto dell'onesta ammissione di Italiano («quando il Napoli è in uno stato simile di grazia, c'è solo da fargli i complimenti e sperare in un miracolo che a noi non è riuscito»), va sottolineato il suicidio tattico dello Spezia, troppo integralista: difesa alta e scarsa copertura della palla. Il nigeriano ci ha sguazzato alla grande, prendendosi gioco dei due centrali e squartando la metà campo avversaria con continue accelerazioni vincenti.
La rete del due a zero di Osimhen (Zielinski aveva inaugurato il tabellino finalizzando una pregevole azione sulla destra) doveva essere un campanello d'allarme per lo Spezia che invece è inciampato nello stesso, imperdonabile, errore: quello di concedere metri al centravanti azzurro che, sempre solo in area, ha trafitto Provedel e chiuso i conti a fine primo tempo. Il resto del match è nel sussulto d'orgoglio di Piccoli e nel ritorno al gol di Lozano. Preoccupa il nuovo infortunio alla caviglia per Mertens, entrato nella ripresa e costretto a uscire dopo sette minuti.
Il post gara è rallegrato dal tweet di complimenti di De
Laurentiis a Gattuso e alla squadra: tra le fantasie di Spalletti e Sarri e i corteggiamenti ad Allegri, non è da escludere un ripensamento su Ringhio. Se, naturalmente, piazzerà il Napoli tra le prime quattro a fine stagione.
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