L'Italia di Roberto Mancini si gioca tanto, tantissimo nel match contro la Svizzera che vale l'accesso diretto ai mondiali in Qatar del 2022. Chi dovrebbe guidare l'attacco azzurro contro gli elvetici allenati da Murat Yakin è Ciro Immobile che dal ritiro della nazionale si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: "Le critiche? Quando indossi questa maglia fanno parte del gioco, vado avanti per la mia strada. Cerco di fare il massimo con la Lazio e con questa maglia", il primo commento dell'attaccante della Lazio che ha poi continuato: "Non nego che le critiche mi facciano un pò soffrire. I numeri che ho con la Lazio non sono quelli che ho in Nazionale. Qui gioco 7-8 partite l’anno, a volte arrivi in condizioni fisiche non buone, altre dove stai bene e vorresti fare di più".
Immobile ha poi affondato il tackle nei confronti di tanti suoi detrattori: "Quello che mi dispiace è che non ho il trattamento che hanno gli altri, è come se non avessi fatto parte dei 26 e questa non è una critica, ma una cattiveria bella e buona". L'attaccante campano della Lazio è tornato in nazionale dopo aver saltato gli ultimi impegni dell'Italia, ad ottobre, per infortunio: "Sono contento di essere tornato, l’ultimo infortunio mi ha impedito di essere vicino alla squadra. Per il resto ringrazio mister Mancini per le bellissime parole".
Voglia di riscatto
"Con Sarri il modo di giocare è completamente diverso e questo mi aiuta anche qui in Nazionale. A ottobre non c'ero, ora cercherò di mettere tutto me stesso in campo per queste due gare. Sono partite importanti, difficili, vogliamo raggiungere l'obiettivo come sempre fatto", le parole di Immobile che vuole regalare all'Italia i gol qualificazione. "Sono soddisfatto per quanto faccio con questa maglia, le prestazioni sono buone, ma so che devo fare qualche gol in più", il pensiero sincero di Immobile.
Mancini come un padre
Immobile ha poi elogiato il suo commissario tecnico Roberto Mancini che gli è stato molto vicino a settembre dopo le critiche, ingiuste, ricevute per le sue prestazioni: "Mancini mi è stato vicino a settembre: è venuto
vicino ricordandomi che sono campione d'Europa e che non devo dimostrare nulla. Questo mi ha dato una carica in più. Ora c'è una gara molto importante, non voglio passare dei play-off perché ho bruttissimi ricordi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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