Dzeko gol, la Roma soffre ma va avanti: è semifinale

Il baby Brobbey porta in vantaggio l'Ajax, il bosniaco pareggia ed esalta i giallorossi

Dzeko gol, la Roma soffre ma va avanti: è semifinale

Roma Un gol pesante. E non solo perché è il 30° segnato in Europa con la maglia della Roma. Il sigillo di Edin Dzeko scaccia l'incubo di una rimonta che l'Ajax aveva provato a costruire con una gara di ritorno votata esclusivamente all'attacco. Quanto mai prezioso si rivela il «tesoretto» di due reti segnate ad Amsterdam, ma il risveglio realizzativo del cigno di Sarajevo è la ciliegina sulla torta di una qualificazione sofferta e figlia di un cinismo incredibile (di fatto tre tiri e altrettanti gol agli olandesi nella doppia sfida) da parte della squadra di Fonseca.

Seconda semifinale europea in quattro anni, stavolta nella Coppa meno nobile. Nella quale questo traguardo mancava ai giallorossi da 30 anni esatti, quando ancora si chiamava Uefa. La Roma, ultimo baluardo in Europa del nostro calcio che da tempo non alza più un trofeo continentale, come nel 2018 in Champions troverà un ostacolo inglese a contenderle l'accesso all'atto conclusivo. Prima la bestia nera Liverpool, ora quel Manchester United che evoca ricordi funesti e che un mese fa ha eliminato dalla competizione il Milan. E anche stavolta il primo round sarà in Inghilterra, sperando di non gettare all'aria la qualificazione già nei 90 minuti giocati in trasferta.

La notte dell'Olimpico contro l'Ajax scorre tranquilla solo per un tempo, anche se nella prima frazione si vedono le solite incertezze difensive, vedi il rinvio errato di Pau Lopez (un disastro con i piedi) sul quale mette una pezza Diawara, che intercetta prima della linea di porta il destro a botta sicura di Klaassen. I giallorossi impostano una gara esclusivamente difensiva, ripartendo poco o nulla, come nell'azione iniziale di Pellegrini conclusa però con un tiro fiacco. Ma se nel primo tempo la Roma regge bene l'urto di un Ajax al quale manca spesso l'ultimo passaggio, Pellegrini e compagni vivono almeno venti minuti in apnea. L'ingresso in campo del classe 2002 Brobbey vivacizza un attacco olandese un po' sterile e il gol che realizza sul lancio di Schuurs, prendendo d'infilata Cristante e Mancini e scavalcando con un tocco sotto Pau Lopez è da applausi.

La Roma accusa il colpo, il Var nega (giustamente) il gol del 2-0 a Tadic. Sarebbe stato quello della qualificazione, ma il fallo su Mkhitaryan - pescato dal video in ausilio dell'inglese Taylor e apparso in realtà evidente anche a occhio nudo - invalida l'azione. La Roma fatica a reagire, ma le basta un guizzo del più giovane e inesperto (a livello europeo) dei giallorossi, quel Riccardo Calafiori che va via a sinistra e pennella un cross trasformato da Dzeko con un destro rasoterra. L'ex Stekelenburg (fu portiere della Roma fino al 2013) è battuto e nonostante gli ultimi assalti dell'Ajax, la Roma conquista una qualificazione storica.

Che è anche la prima semifinale europea di Fonseca, chissà se basterà a salvargli la panchina... Avanti anche l'Arsenal (giocherà con il Villarreal), orfano di Aubemeyang: l'attaccante ha svelato di aver contratto la malaria in Gabon con la sua Nazionale.

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