Che cosa può mancare nel curriculm e nella bacheca di un supervincente come Carlo Ancelotti?
Solo una coppa del mondo per nazionali, ovviamente.
Perché uno che ha già vinto quattro Champions e tre titoli mondiali per club, più vari scudetti in ogni campionato che conta, dalla Premier alla Liga, dalla serie A alla Bundesliga, non può che sognare di finire la carriera sollevando quella coppa del mondo per nazioni che manca a moltissimi tecnici di primissimo piano e magari è stata conquistata da altri meno quotati.
Quella coppa del mondo che, guarda caso, manca tanto anche a una delle big del calcio mondiale, quel Brasile che la insegue da più di vent'anni e che adesso magari sogna proprio di riconquistarla assieme ad Ancelotti.
Che la Seleçao avesse messo nel mirino il tecnico emiliano si sapeva da un pezzo, ma ieri è stato lo stesso Carletto ad ammettere il corteggiamento.
«Sono molto lusingato che il Brasile abbia pensato a me ha detto il condottiero del Madrid -, però io ho un contratto con il Real (fino al '24, ndr) e voglio rispettarlo finché me lo permetteranno. Mancano due mesi alla fine della stagione e penso a vincere due titoli, poi nessuno può sapere che cosa accadrà in futuro».
Un ammiccamento ai brasiliani?
Comunque una suggestione alimentata dal fatto che la panchina verdeoro in questo momento sia di fatto vacante, con Menezes ct ad interim dopo le dimissioni di Tite seguite alla delusione mondiale.
Di sicuro il Brasile per la prima volta dal 1965 sta cercando un tecnico straniero e Ancelotti risponde all'identikit ideale.Certo è curioso che mentre l'Italia va a pescare in Sudamerica per fare la squadra, dal Brasile cercano un italiano per guidarla.
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