E Pirlo scopre di non essere Maestro

Kulusevski imprescindibile per la Juventus. Scatta l'allarme difesa per il Barcellona

E Pirlo scopre di non essere Maestro

Qualcuno ha già cominciato a storcere il naso. Ma ovviamente il credito di cui gode Pirlo è pressochè infinito e nessuno si sogna di metterlo in discussione. Certo è però che se i risultati fin qui ottenuti dalla Juve del Maestro li avesse raccolti Sarri, le polemiche e i dubbi sul suo operato si sarebbero già levati altissimi in cielo. Basti un dato per rendere l'idea: la Signora di quest'anno ha finora raccolto tre pareggi nelle quattro partite disputate, mentre quella dell'anno passato aveva incasellato la terza ics' dopo quattordici incontri, avendone nel frattempo vinti undici. È una Juve che non ha ancora ingranato la marcia giusta, insomma. Cui non mancano le attenuanti, ma che forse in qualche circostanza si è anche complicata la vita da sola. Tenuto poi conto che è mancato il ritiro prestagionale e, con esso, anche le amichevoli in cui conoscersi, sperimentare e apportare correttivi, in campo sta andando una squadra ancora in embrione, lontana da quella immaginata dal suo allenatore.

Detto che Kulusevski si sta dimostrando imprescindibile e che si aspetta con ansia il rientro di Ronaldo - magari dimenticandosi che la sua convivenza con Morata, Dybala e lo stesso svedese sarebbe a dir poco complicata - sono altri i problemi fin qui emersi. Che partono da una difesa per nulla imperforabile e proseguono con un centrocampo incapace di proporre cambi di ritmo e di garantire la necessaria copertura: senza De Ligt (ormai vicino al rientro dopo l'operazione a una spalla), con Chiellini più spesso ai box che in campo e Bonucci (nessuna lesione muscolare, ma domani contro il Barcellona darà quasi certamente forfait) che comincia a mostrare segnali di cedimento, la sola crescita di Demiral rischia di non bastare. Mentre lì davanti l'addio di Pjanic ha aperto voragini tecniche che né Arthur (82 milioni) né Rabiot paiono poter colmare: oltre a McKennie (reduce dal covid) ci sarebbe anche Bentancur, ma pure sul suo conto le incognite non mancano, specie sotto il profilo della personalità e delle capacità di lettura.

Servirà tanto lavoro, ecco. Per organizzare prima e liberare poi il talento offensivo di cui il gruppo dispone certamente. Intanto domani rientrerà Chiesa e, aspettando di sapere se Ronaldo sarà della partita (serve un tampone negativo), potrebbe toccare a Kulusevski e Dybala alternarsi nel ruolo di trequartista scomponendo' così la Juve e non dando punti di riferimento al Barcellona.

Che a sua volta ha infiniti problemi, dentro il campo (l'infortunio di Coutinho, il recente ko nel Clasico e un magro bilancio nella Liga di due vittorie, due sconfitte e un pari) e fuori, dove il già contestato presidente Bartomeu è a un passo dalle dimissioni.

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