Torino In tempi normali, non dovrebbe esserci partita. E la storia recente lo conferma: il Torino ha vinto solo una delle ultime 29 sfide di campionato contro la Juventus (2-1, aprile 2015), pareggiandone sei e perdendone ventidue. Oggi, chissà. Perché di normalità, in casa bianconera e granata, ce n'è ormai poca per vari motivi.
Comunque sia, derby. Con la Juve che, dopo la sconfitta casalinga contro il Benevento, deve adesso per lo meno preservare la qualificazione alla Champions. E con il Toro che è più che mai impelagato nella lotta salvezza, avendo perso mesi alla ricerca del bel gioco di Giampaolo per poi cambiare completamente registro affidandosi a Nicola. I trentadue punti di distacco in classifica dicono però tutto e niente: la Signora è sull'orlo di una crisi di nervi e Pirlo ieri ha confermato che «McKennie, Dybala e Arthur non saranno convocati per mia scelta e perché in un momento come questo dobbiamo dare l'esempio», mentre Nicola ha cercato di accendere i suoi ricordando «il derby ribaltato anni fa dal Torino dallo 0-2 al 3-2». Evento storico datato 1983, segnando tre reti in quattro minuti e via dritti nella storia.
Il nostro obiettivo resta quello di vincere tutte le partite così il tecnico bianconero -. Poi vedremo quel che succederà. Se mi sono stufato di dire sempre le stesse cose? Sì, ma bisogna farlo: ogni volta che si cade, bisogna poi ripartire. Abbiamo orgoglio e lo faremo». Certo, i bianconeri sono attesi dall'ennesimo momento della verità: tra oggi e mercoledì, quando allo Stadium arriverà il Napoli per il recupero della partita infinita, la stagione potrebbe prendere una piega ancora peggiore. «Se perdi dieci gare di fila, è normale andare a casa: io però punto a restare alla Juve». Il che dipenderà proprio dai risultati: di scontato ormai non c'è nulla.
Di contro, il Toro fattosi torello: tamponi tutti negativi, Belotti sarà l'uomo cui aggrapparsi, ma Nicola dovrà inventarsi la difesa e probabilmente dovrà ricorrere al baby Buongiorno per completare la linea a tre. E se è vero che pure la Juve conta gli assenti, è ovvio che la differenza delle due rose sposta ancor più la bilancia a favore dei campioni d'Italia.
I quali peraltro sperano che i tamponi da effettuarsi stamattina confermino la negatività di Szczesny, per il momento scampato al focolaio registrato nella nazionale polacca: stante la squalifica di Buffon, un eventuale forfait del numero uno spalancherebbe la porta a Pinsoglio.
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