Il fioretto d'Arianna è d'oro. Errigo mondiale, storico bis

Battuta in finale la pisana Batini, al suo esordio in un torneo iridato. Bronzo all'intramontabile Vezzali, 40 anni e medaglia numero 23

Il fioretto d'Arianna è d'oro. Errigo mondiale, storico bis

Passano gli anni, restano le certezze. Il fioretto italiano è sempre più rosa, anche per merito delle nuove generazioni. Il «vecchio» è l'eterna 40enne Valentina Vezzali, alla 23ª medaglia iridata, la dodicesima individuale, a distanza di 20 anni dal primo podio. Il nuovo è la pisana 25enne Martina Batini, l'ultimo prodotto di una fucina inesauribile di talenti, già argento europeo a giugno al debutto in una grande manifestazione. La conferma è la monzese ora trasferitasi a Frascati Arianna Errigo, che fa il bis mondiale dopo Budapest 2013 (solo la Vezzali - per ben due volte - e la sovietica Sidorova erano riuscite nell'impresa negli ultimi 40 anni), e «vendica» il piccolo flop europeo di Strasburgo, dove era rimasta fuori dal podio.
Per la quarta volta in un Mondiale - dopo Torino 2006, San Pietroburgo 2007 e Parigi 2010, senza dimenticare l'Olimpiade di Londra 2012 - il podio del fioretto femminile è tutto italiano. Manca solo Elisa Di Francisca, la campionessa olimpica ed europea in carica, «strapazzata» nei quarti dalla rivelazione Batini che si prende la rivincita della finale europea. Una pisana che conferma la bontà della scuola che ha già regalato talenti del calibro di Sanzo, Montano e Baldini. Le medaglie iridate della nostra arma di punta diventano così 41: negli ultimi 17 anni, solo tre volte (1998, 2002 e 2009) ci è sfuggito l'oro mondiale.

Sul gradino più alto la Errigo, la migliore del momento considerando anche la vittoria in Coppa del mondo (4 successi su otto prove stagionali): 15-7 alla Batini in finale, di nuovo seconda come un mese fa a Strasburgo. L'atleta toscana - che chiude in lacrime per sfogare la tensione del suo primo Mondiale dopo la sfida persa con l'amica e compagna di allenamento Arianna - conferma la nostra tradizione di una quarta atleta di «lusso» come lo sono state in passato la Bortolozzi (oro individuale nel 1993), la Giacometti, la Salvatori o la stessa Di Francisca. Solo terza l'intramontabile Valentina Vezzali che cede alla Errigo per 15-10 in semifinale, ma che nonostante i 40 anni, il suo impegno da parlamentare e di mamma, continua a stupire. Il bronzo di Kazan è un altro tassello di una carriera sportiva enorme, fatta di 61 podi internazionali e 11 coppe del mondo vinte.

Un pizzico d'Italia anche nell'oro del fioretto maschile, dove i nostri sono andati a picco (Avola l'ultimo a uscire nei sedicesimi). È Stefano Cerioni, attuale ct dei russi e di Cheremisinov, campione del mondo in casa.

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