Una Fontana di medaglie. L'argento della leggenda pattina con le polemiche

L'azzurra fa 11 ai Giochi, supera la Belmondo e attacca: "Contro di me uno dei 4 ieri sul podio"

Una Fontana di medaglie. L'argento della leggenda pattina con le polemiche
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Aridaje, Arianna! Arianna dei miracoli fa 11 alla lotteria delle medaglie ed è questo il conto che fa alzare ancora l'asticella della sua leggenda. Si, perché ormai che Arianna sia una fontana di medaglie e che ieri, nei 1500 metri dello short track, si sia presa un epico argento, suo terzo sigillo a Pechino 2022, rischia quasi di non essere una non notizia, dato che la cannibale di Polaggia di Berbenno ci ha abituati bene. Se a Torino 2006 (bronzo nella staffetta) e Vancouver 2010 (bronzo nei 500), antipasto e primo della sua lunga carriera a cinque cerchi, si prese solo una medaglia ad edizione, da Sochi 2014 in poi, lady short track aveva già triplicato la posta. Così ha fatto a Pechino 2022: nella tesissima gara di ieri Arianna fa una sintesi «Contenta che abbia vinto Choi, felice di aver infilato quel pattino per 3/1000 su Suzanne Schulting. Dopo la delusione dei 1000 metri e della staffetta, mi sono dovuta imporre più volte di stare calma».

Così intanto sua è stata la medaglia numero due di questa olimpiade, nella staffetta mista, format nuovo e inaugurale dei Giochi. Suo è il primo oro azzurro, nei 500 metri, sulla sua distanza d'elezione ed infine suo è il sigillo più recente, il 15º del team azzurro. Un traguardo che per l'Italia dei Giochi invernali significa aver centrato il secondo miglior risultato di sempre: inarrivabile resta Lillehammer 1994 quando gli azzurri a podio furono 20.

Fontana è stata la ruota motrice di questi Giochi, nettamente a trazione ghiaccio, con l'alpino che conta solo per un terzo delle medaglie cinesi. Ed allora quel che più conta è quell'11 che incorona Arianna come l'atleta azzurra più medagliata di sempre alle Olimpiadi. Prima aveva raggiunto Stefania Belmondo con i suoi 10 sigilli che diceva: «Sento che mi supererà». Ora è Arianna a rilanciare: «I record non mi piacciono: sono fatti per essere battuti e spero succeda presto». Sul futuro, invece, Fontana, come dopo ogni olimpiade, è cauta: «Rifletterò e poi dirò la mia, ma certamente se continuerò a gareggiare sarà solo per l'Italia».

Per ora, con professionalità di atleta matura, ha saputo mettere da parte le fatiche di rapporti non rosei con la federazione. Ha ricordato, già nei giorni scorsi, quando, in allenamento è stata vittima anche del mobbing con certi compagni che l'avrebbero fatta cadere apposta. E ieri ha precisato che i ripetuti sgambetti porterebbero la firma di uno dei colleghi che ha vinto il bronzo in staffetta. Queste tensioni l'avevano già allontanata, anni fa, dall'Italia anche per continuare in serenità il suo percorso di training con il marito coach Anthony Lobello.

Il presidente della Fisg federghiaccio Andrea Gios si è già detto disponibile ad ascoltare e chiarire i fatti, andando a caccia, oltre che del colpevole, anche di un punto di incontro. Obiettivo: prolungare il matrimonio, quello federale, di quattro anni, perché il filo di Arianna a Milano Cortina 2026 sia ancora saldo e robusto.

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