Simboli. Della Juventus e dell'Atalanta. Diversi, però: Buffon, pur essendo andato via un anno con destinazione Parigi, ha sempre mantenuto rapporti idilliaci con Agnelli e la Signora al punto da esservi tornato da vecchio amico e giocatore tuttora più che affidabile. Di contro, il Papu Gomez si è accasato a Siviglia ma dopo avere rotto i rapporti con l'ambiente bergamasco e sbattuto la porta in faccia a Gasperini, pur se ieri i due si sono mandati messaggi quasi affettuosi. Di facciata, chè la sostanza ha portato a un divorzio impronosticabile a inizio stagione.
Stasera, nei quarti di Coppa Italia contro la Spal, Buffon difenderà la porta della Juve per la 678ª volta in carriera e festeggerà con un giorno di anticipo il suo compleanno numero 43. Di contro, l'ormai ex atalantino si allenerà con i suoi nuovi compagni mentre quelli vecchi sfideranno la Lazio di Immobile (200 presenze oggi, se scenderà in campo) immaginando un'altra impresa. Qualcuno resta e qualcuno va, ecco, anche dopo essere diventati l'icona della squadra in cui hanno passato anni e raggiunto traguardi magari inattesi o addirittura impensabili. «Ci rivedremo presto ha detto il Papu prima di imbarcarsi per la Spagna -. Voglio bene a tutti, anche a Gasperini. Lascio un club al top, ho scritto la storia della società».
Magari tornerà, magari no. Buffon, dal canto suo, non ha di questi problemi. Quando aveva preso il volo con destinazione Parigi, era già noto che la Juve avrebbe continuato a essere casa sua. Certo nessuno ai tempi immaginava che avrebbe ancora difeso la porta bianconera: siccome però il fisico ha retto e l'entusiasmo non è mai venuto meno, c'è stato modo di scrivere altri capitoli di una storia della quale non è ancora detto si sia arrivati alla fine. Perché in effetti nessuno oggi potrebbe dirsi sicuro che SuperGigi ieri deferito al Tribunale Federale Nazionale per la bestemmia pronunciata lo scorso 19 dicembre in occasione del match contro il Parma deciderà di appendere i guantoni al chiodo a fine stagione. Del resto, è ancora protagonista: non solo uomo spogliatoio, ma numero uno senza fare ombra a Szczesny.
Un titolare aggiunto, questo è: ben oltre la sufficienza quando è stato chiamato in causa, compresa la gara di Champions contro il Barcellona di dicembre. Stasera gli toccherà la Spal: sulla carta, festa annunciata. E sorride anche Alex Sandro, guarito dal Covid.TV: Atalanta-Lazio ore 17.45 (Rai 2), Juventus-Spal ore 20.45 (Rai 1)
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