Al Gran Premio Nuvolari macchine da sogno sulle strade più belle

Valerio Boni

Mantova Si chiama Gran Premio Nuvolari ed è la gara di regolarità per auto storiche che divide la popolarità con la Mille Miglia, con la quale condivide la formula fatta di precisione alla guida, strade bellissime e vetture da sogno. Le due manifestazioni hanno anche altro in comune, poiché la prima edizione fu organizzata nel maggio 1954 dai tre «padri» della Mille Miglia per celebrare la scomparsa di Tazio Nuvolari. Ne furono disputate quattro edizioni, fino al 1957, e dal 1991 il Gp è ripartito con la formula della regolarità e non più della velocità pura, rigorosamente con partenza e arrivo dalla centralissima piazza Sordello di Mantova, città natale di Nuvolari.

Nei tre giorni della 27ª edizione i 300 equipaggi si sono misurati alla guida sui 1.050 km del percorso che ha fatto tappa due notti a Rimini, attraversando la Pianura Padana e gli Appennini, passando da Urbino, Arezzo, Siena e Ferrara. Al via si sono viste auto di ogni genere, pezzi unici del valore di milioni, ma anche modelli più popolari come Fiat 1100 e Lancia Fulvia. La cronaca della gara si chiude con 256 vetture all'arrivo e nessuna novità per quanto riguarda i vincitori, Andrea Vesco e Andrea Guerini, al volante di una Bmw 328 del 1939, che per la sesta volta consecutiva hanno tenuto a bada i rivali, anche se alla fine sono solo due i centesimi che li separano dai secondi classificati.

Con la Mille Miglia il Gp Nuvolari ha in comune la capacità di attrarre sponsor importanti, come conferma la presenza di Eberhard & Co che ha curato il cronometraggio ufficiale senza rinunciare a iscrivere propri equipaggi, nello specifico quello che ha dominato la gara e quello capitanato da campione di rally Miki Biasion. Tra i partner affezionati c'è anche Banca Generali, a sua volta in lizza con due auto iscritte, alla quinta presenza a sostegno di una manifestazione che solo in apparenza non ha un legame diretto con le attività della banca d'affari. In realtà, in quella che sembra essere una contraddizione per un'azienda che investe nel futuro e nell'innovazione tecnica e dei servizi c'è il segreto della collaborazione, perché «non si guarda avanti senza rispetto per la tradizione», come precisa Andrea Ragaini, vicedirettore generale di Banca Generali. Che aggiunge: «Il Nuvolari non è solo un evento di eleganza e prestigio, ma una finestra sulle bellezze del Paese e su una nicchia di mercato molto particolare.

I numeri delle aste di certi pezzi da collezione producono una cassa di risonanza di grande effetto, ma sono investimenti guidati dalle passioni di una domanda molto particolare che bisogna conoscere bene, così come avviene in taluni contesti d'arte».

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