Greg, un altro oro. Staffetta, un altro record del mondo

Paltrinieri vince anche gli 800 sl e gli azzurri dominano la 4x50. La Franceschi argento nei 400 misti

Greg, un altro oro. Staffetta, un altro record del mondo

Il Re Mida delle acque e i quattro fantastici moschettieri. A una giornata dal termine dei Mondiali in vasca corta l'Italnuoto ha conquistato altre due medaglie d'oro: con Gregorio Paltrinieri, che ha fatto suoi anche gli 800 stile libero dopo aver vinto i 1500; e con i ragazzi della 4x50 mista, che hanno dominato la staffetta col record del mondo in 1'29"72. In questo modo, la Nazionale ha già eguagliato il numero di ori (5) dello scorso anno nell'edizione di Abu Dhabi.

Ma partiamo dal poker d'oro di Super Greg. In un 2022 memorabile, il carpigiano si è preso tutto: vittoria nei 1.500 ai Mondiali di vasca lunga a Budapest, vittoria all'europeo negli 800 a Roma in agosto, ed infine la doppietta di Melbourne ai Mondiali in corta. A questi, vanno aggiunti anche i trionfi nel fondo: ovvero l'oro nella 10 km iridata e quello continentale nella 5 km. L'incredibile Greg non conosce limiti. Ma d'altronde, lo aveva detto dopo l'anno olimpico in cui ha portato a casa due medaglie nonostante la mononucleosi: «Se sto bene voglio riprendermi tutto». E così ha fatto, l'insaziabile Paltrinieri, ancora d'oro col tempo di 7'2999 (record dei campionati) davanti al norvegese Christiansen (7'32"48) e al francese Fontaine (7'33"12). «È stata una gara più difficile del previsto - spiega il poliziotto -. Quando ho visto gli altri partire mi sono dovuto adattare alla gara. Ho fatto quello che serviva per portarla a casa. L'Italia? Sta andando benissimo. Siamo nel top 3 del medagliere».

Prima dell'ennesimo sigillo di Paltrinieri, però, c'era stato il successo della 4x50 mista con record mondiale. Una staffetta lanciata dal dorsista Lorenzo Mora, che ha cambiato in seconda posizione alle spalle degli Usa. Poi, è toccato alla rana di Nicolò Martinenghi, che ha sorpassato l'americano Fink, che lo aveva battuto nell'individuale sui 100 metri. Quindi, il delfino di Matteo Rivolta, che ha aumentato il vantaggio azzurro dando un cambio tranquillo per l'ultima frazione a stile libero di Leonardo Deplano. Mai un quartetto della mista era sceso sotto 1'30. L'Italia ha migliorato il record mondiale che già deteneva dagli Europei di Kazan 2021 in 1'3014. Annichiliti Usa, d'argento in 1'3037 e Australia, di bronzo in 1'3081. «Sapevo che potevamo riuscirci - ha svelato Martinenghi -, e ce lo siamo detti prima di entrare in vasca. Ma in una finale mondiale di questo livello niente è scontato. Tutte le squadre erano al top, ma noi eravamo più al top degli altri. Cosa ha di speciale questa Italia? Tutto. Siamo belli insieme. Continuo a dirlo ma è vero».

Da favola anche Sara Franceschi, livornese del 1999 allenata dal papà Stefano, che grazie a un'ottima frazione a rana si è presa l'argento nei 400 misti in 4'2858, alle spalle della vincitrice americana Flickinger (4'2651), bronzo alla nipponica Kobori in 4'2903. «È un sogno, è una medaglia bellissima: dedicata al babbo che ci crede sempre».

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