I dribbling del "4 senza". Più forte del Covid e dei pirati britannici

Rosetti positivo al virus sostituito in extremis. Poi il bronzo, ma senza la manovra inglese...

I dribbling del "4 senza". Più forte del Covid e dei pirati britannici

Più forti del Covid. Più forti dei pirati. Più forti della iella. Il quattro senza azzurro è proprio senza fortuna, ma non resta senza medaglia. A Matteo Castaldo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino sembra crollare il mondo addosso quando, al risveglio, scoprono che il loro compagno Bruno Rosetti, 33enne ravennate trapiantato a Roma, non può salire in barca perché è risultato improvvisamente positivo al Covid. Asintomatico, grazie alla doppia vaccinazione fatta con Moderna, ma tanto basta per far saltare il quartetto che puntava al podio.

Il regolamento prevede che, se gli altri tre componenti risultano negativi ai tamponi di controllo, l'armo possa comunque scendere in acqua. Così viene svegliato in fretta e furia Marco Di Costanzo, che avrebbe dovuto remare nel due senza. «Mi hanno buttato giù dal letto alle sei, stavo dormendo da dio...». E invece si è dovuto imbarcare con l'armo da medaglia, con tutte le complicazioni del caso: l'affiatamento con il resto dell'equipaggio, ma fino a due mesi aveva gareggiato con loro, la maggiore velocità della barca, i tempi di reazione nei confronti degli avversari.

Soprattutto quando ci si trova di fianco una barca come quella britannica che a 200 metri dal traguardo compie un vero e proprio atto di pirateria, invadendo incredibilmente la corsia degli azzurri con una sbandata mai vista a questi livelli. I canottieri british perdono incredibilmente il controllo dell'imbarcazione e sbandano in rotta di collisione con quella azzurra, riuscendo a invertire la rotta solo a pochi metri dal disastro. «Sono stati dei kamikaze urla Giuseppe Vicino dopo essere sbarcato, quasi più furioso per l'incidente sfiorato che felice per la medaglia di bronzo -: con quella sbandata ci hanno tolto la possibilità di vincere l'argento...». Che è finito invece alla Romania arrivata alle spalle degli imprendibili australiani. Mentre l'estate italiana continua a creare scintille con i britannici.

Insomma, una gara e una giornata incredibile per questo armo che ripete il bronzo di cinque anni fa Rio (con Di Costanzo al posto di Montrone) e conferma una tradizione azzurra che nel quattro senza ci ha portato un oro (a Londra nel '48), due argenti e sei bronzi con quello di ieri. Chi ci ha rimesso indirettamente è il due senza che, senza Di Costanzo, non ha centrato la finale.

Delusione anche per il quattro di coppia di Gentili, Rambaldi, Panizza e Venier, i ragazzi orfani dello sfortunato Filippo Mondelli, il campione del mondo strappato al canottaggio e alla vita da un tumore pochi mesi fa.

Improvvisamente, ai 700 metri, i quattro azzurri devono rallentare per un filaremo, ovvero per un'onda che risucchia un remo sott'acqua, e chiudono quinti. Così come il quattro di coppia femminile sfiora soltanto una storica medaglia e finisce 4°. Ma l'impresa degli uomini cancella tutte le ombre della giornata.

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