Infuocato il post-partita di Lazio-Atalanta. Il match dello stadio Olimpico, giocato sabato pomeriggio, è terminato con un pirotecnico 3-3. Ma non sono mancate le polemiche. In conferenza stampa, il tecnico nerazzurro Gian Piero Gasperini ha espresso tutta la sua rabbia per i due rigori concessi ai biancocelesti.
"Per il nostro concetto di calcio, non sono e non sarò d'accordo mai e poi mai nella vita: questi non sono episodi da rigore ma furbate", la pesantissima accusa del Gasp. Che ha spiegato: "Sul primo rigore c'è un passo in più prima del fischio e siamo al limite; sul secondo è Ciro Immobile che mette il piede davanti a de Roon. La Lazio - ha gridato l'allenatore della Dea - è stata rilanciata dal rigore, in una partita molto complicata: sono episodi molto gravi, che determinano svolte nel corso delle gare. È stato così in Coppa Italia ed è stato così anche oggi", il riferimento di Gasperini al precedente della finale di Coppa Italia vinta 2-0 dai biancocelesti proprio contro la squadra bergamasca.
Le dichiarazioni del tecnico dell'Atalanta non sono andate giù alla Lazio. "Gasperini polemico? Io penso che i due rigori siano netti. Avevo sentito del rigore della finale di Coppa Italia quando c'era un'espulsione di Masiello, I due rigori non sono neanche da discutere", la risposta dell'allenatore laziale, Simone Inzaghi.
Ancora più dura la replica del club biancoceleste, che in una nota dichiara di considerare "del tutto ingiustificate e inaccettabili le dichiarazioni rilasciate da Gian Piero Gasperini al termine della partita svoltasi oggi all'Olimpico. Secondo l'allenatore dell'Atalanta - si legge - il risultato di parità sarebbe stato provocato dall'indirizzo impresso all'incontro dagli errori arbitrali relativi ai due rigori provocati dalla 'furbata simulatoria di Immobile'. Parole che - attacca la società del presidente Lotito - rappresentano anche una inaccettabile offesa alla professionalità ed alla correttezza di un giocatore come Ciro Immobile che non ha mai fatto ricorso a simulazioni di sorta nel corso della sua carriera".
Nel giro di poche ore, è arrivata la controreplica dell'Atalanta. "Il diritto di critica tecnica è legittimo. Al tempo stesso è doveroso che, in conferenza stampa e nelle interviste post gara, i nostri tesserati esprimano liberamente e legittimamente il proprio pensiero che è, lo ribadiamo - recita il comunicato della Dea - un diritto di commentare, tecnicamente, episodi sui quali è stato chiesto un parere". Non è la prima volta che Gasperini si lamenta dell'operato degli arbitri e della "furbizia" di un avversario. Nella stagione 2018/2019, dopo la sfida tra Atalanta e Fiorentina, il tecnico nerazzurro accusò il centrocampista viola Federico Chiesa di essere stato "diseducativo".
Per Gasperini, Chiesa si era buttato in area per rimediare un calcio di rigore. Accusa così respinta al mittente dall'allora tecnico viola Stefano Pioli: "La risposta di Gasperini non mi è piaciuta. Se vuole continuare faccia pure".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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