Inter e Napoli che film Ciak! Buona la prima grazie all'«usato» sicuro

Inzaghi con Lautaro, Garcia con Osimhen. Al gioco delle coppie per il Toro più Arnautovic che Thuram

Inter e Napoli che film Ciak! Buona la prima grazie all'«usato» sicuro
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Questione di bomber, Napoli e Inter ripartono dalle rispettive certezze. Osimhen e Lautaro: non solo loro, ma quasi. Non a caso, secondo gli allibratori sono i 2 grandi favoriti per il titolo di capocannoniere. Il nuovo può attendere e altro ancora arriverà in questo scampolo finale di mercato. Il Napoli è vicinissimo a Gabri Veiga, l'Inter insegue sempre un difensore, meglio per Inzaghi se davvero fosse Pavard.

Il tecnico finalista di Champions, anche dopo il debutto vincente sul Monza è stato perentorio: siamo forti, ma la squadra non è completa. Curioso peraltro, se davvero l'Inter spenderà 30 milioni per il difensore, senza averlo fatto per l'attaccante. O forse no, forse è proprio frutto del calcolo che l'asso c'era già e il resto sarebbe stata abbondanza.

Gli arabi, attraverso i loro mediatori europei, hanno bussato anche a casa Martinez, sondaggio esplorativo che non ha suscitato interesse, buon per Inzaghi che così riparte dalla certezza più importante.

Piuttosto, il Toro cerca il nuovo gemello, dopo le stagioni esaltanti con Lukaku e con Dzeko. Col Monza ha giocato Thuram, per questione di condizione e ambientamento, ma la prima impressione è che Arnautovic, per quanto più anziano e più logoro, sia molto più affine di lui al capitano argentino, molto più funzionale. Il tema è in evoluzione e sarà spesso centrale nel corso della stagione. Nel reparto, sembra segnato il destino di Correa: la speranza è di piazzarlo al più presto da qualche parte, anche in Arabia, e richiamare Sanchez, rimasto senza contratto.

Anche Osimhen ha ricominciato come aveva finito, cioè a suon di gol. Chissà quanto era serio il rimprovero di Garcia, che dopo la doppietta vincente col Frosinone, ha chiesto al suo inarrivabile centravanti, maggiore copertura difensiva. A volte forse agli allenatori piace scherzare, ché se invece fanno sul serio c'è da preoccuparsi per loro.

Spalletti ritroverà fra poco in Nazionale il capitano dello scudetto, ancora più forte e convinto di come l'ha lasciato: l'avvio di stagione di Giovanni Di Lorenzo è stato strepitoso, al pari di quello di Osimhen. Non più soltanto un semplice difensore, ma un leader aggiunto, un ragazzo che a 30 anni (compiuti a inizio agosto) ha raggiunto la piena maturità, un giocatore totale come ce ne sono pochi in Europa.

Aspettando Natan, chiamato al gravoso impegno di sostituire Kim, il Napoli ha scoperto al debutto che Cajuste non è Anguissa e forse sarà meglio dargli un altro po' di tempo prima di rivederlo in campo, sennò il rischio è di fare del male soprattutto al giocatore.

Squadra nel complesso un po' distratta a Frosinone, ma se Garcia non si danna per metterci a tutti i costi la propria firma e non la smonta, resta quella che ha chiuso il campionato con 16 punti sulla

seconda, segno di evidente superiorità.

L'importante, ovvio, che arrivi al più presto l'accordo con Osimhen e che in ogni caso si scavalchi 7 settembre, quando chiuderà il mercato saudita. Solo quel giorno, ogni ansia sparirà.

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