Inter un po' sprecona e un po' implacabile. Inzaghi oltre il triplete: "Puntiamo al poker"

Timida in A, ingiocabile in Europa come dice Mkhitaryan. Il quarto obiettivo è il mondiale...

Inter un po' sprecona e un po' implacabile. Inzaghi oltre il triplete: "Puntiamo al poker"
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È come se Inzaghi allenasse due squadre. Quella sempre attenta e pressoché insuperabile di Champions (l'Inter «ingiocabile», per dirla con Mkhitaryan) e quella che in campionato lascia punti qua e là, rischia molto e prende sempre gol (27 in 28 partite, quando invece in Europa siamo a 1 in 9, migliore difesa d'Europa). «Prepariamo le partite allo stesso modo», ha detto Inzaghi quasi sconsolato, dopo la grande fatica fatta per scavalcare l'ostacolo Monza, il più basso che il calendario riservava all'Inter in questo finale di stagione.

Domani il ritorno col Feyenoord, domenica la scivolosa trasferta di Bergamo, poi la sosta. E da quando si ricomincerà, un programma che le coppe fanno più fitto (i 2 derby col Milan, i probabili quarti di Champions contro il Bayern), ma sulla carta anche un calendario più impegnativo del Napoli. L'Inter è ancora in corsa su ogni fronte, ma anche in tempo per perdere tutto. Eppure, proprio dopo il dribbling all'incubo Monza, scherzando ma non troppo, Inzaghi ha rilanciato le ambizioni nerazzurre. «Mi sono sbagliato, avrei dovuto mostrare non 3 dita, ma 4, perché noi vogliamo vincere anche il Mondiale per club». Evidentemente l'autostima può più della scaramanzia.

Però è innegabile che questa Inter sia diversa da quella che l'anno scorso ha dominato il campionato, sicuramente migliore. E forse anche il raffronto col rendimento europeo, che a oggi nei numeri ci sta tutto, necessita del conforto di un primo vero crash test da dentro-o-fuori. Perché è vero che l'anno scorso fu eliminata agli ottavi, ma certo l'avversario di allora (l'Atletico che ora sta rendendo dura la vita al Real) era ben più forte di quello di oggi. I risultati del maxi girone, con il punto strappato in casa del City, la vittoria sull'Arsenal e tutto il resto (compreso l'unica sconfitta di Leverkusen, con gol a tempo scaduto e Inzaghi che ha più volte ricordato come nato da un'azione irregolare) dovranno avere riscontro nella probabile doppia sfida di aprile col Bayern.

Contro il Feyenoord le rotazioni di Inzaghi dovrebbero essere più massicce rispetto alla partita col Monza, in fin dei conti non sarebbe la prima volta in Champions League e soprattutto il tecnico dovrà tenere conto della successiva partita con l'Atalanta.

Dovrebbe rivedersi Sommer in porta, mentre Lautaro e Barella tireranno sicuramente il fiato. Titolari Frattesi e Bisseck, altra robusta porzione di partita per Carlos Augusto. In attacco, Taremi probabilmente con Thuram. Oggi gli esami strumentali al polpaccio di Zielinski, si teme uno stop molto lungo.

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