Da pochi giorni ct della Nazionale, Roberto Mancini è tornato a parlare delle emozioni che sta provando in questi primi giorni alla guida dell'Italia: "È emozionante – ha esordito al canale ufficiale azzurro – ero un bambino ed arrivare a Coverciano e vedere delle foto di squadre e giocatori del passato era stata una cosa emozionante".
Un'avventura cominciata molto giovane da giocatore, nel 1984. Un momento che l'ex tecnico dell'Inter ricorda con molto piacere: "Il debutto in Nazionale è la massima aspirazione per un calciatore. Io ci sono arrivato molto giovane con Bearzot esordendo in una squadra che aveva vinto il Mondiale 1982, un'emozione indescrivibile".
Non solo gioie legate alla Nazionale ma anche rimpianto per non averci vinto nulla: "Ho fatto la trafila di tutte le nazionali, dalle giovanili a quella maggiore, e sono sempre andato vicino a vincere Europei o Mondiali e non ci sono mai riuscito, perdendo sempre per i rigori".
Parte da qui dunque la voglia di togliere la casella zero dal numero dei trofei vinti in azzurro: "Adesso spero di vincere un trofeo così importante. Ricordo i Mondiali del '78, del 1982 e del 1990, quando ero tra i convocati. Il gol che ricordo è quello di Tardelli in Spagna '82".
Infine Mancini rivolge un invito rivolto a critica e pubblico: "La mia Nazionale necessita di
fiducia, si devono aspettare anche giovani che devono crescere. C'è bisogno dell'aiuto di tutti per riportare la Nazionale dove merita. Se l'Italia va bene, sarebbe una cosa importante per tutto il calcio italiano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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