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Jacobs pronto a tornare in pista: "Ecco a cosa punto"

A margine della presentazione del suo libro, il campione olimpico dei 100 metri fissa gli obbiettivi stagionali a partire dai prossimi Mondiali di Eugene

Jacobs pronto a tornare in pista: "Ecco a cosa punto"

"L'obiettivo è riconfermarsi alle Olimpiadi di Parigi 2024 e fare qualcosa di importante anche a Los Angeles 2028. Io ho iniziato dopo gli altri, il mio corpo non è stato spremuto da giovane". Lo ha detto in un'intervista con l'Agi, Marcell Jacobs, oggi a Torino in occasione del Salone del Libro dove ha presentato il suo libro "Flash-La mia storia".

Sono passati quasi dieci mesi da quel magico trionfo a Tokyo 2020, ma nulla (o quasi) sembra essere cambiato per il nuovo re dei 100 metri. Due giorni fa al meeting internazionale di Savona, il campione olimpico ha rotto il ghiaccio e pur non al meglio della forma ha dominato la distanza col tempo di 10''04.

Una buona prima uscita stagionale, pur con un tempo non eccelso per l’azzurro, che non testava la pista all’aperto proprio dal successo olimpico. Reduce da un fenomenale tour nelle gare invernali indoor, ma sui 60 metri, Jacobs aveva poi dovuto rinunciare alla gara di Nairobi per un problema gastrointestinale, perdendo circa una settimana di allenamento.

Nel libro Jacobs racconta se stesso e si mette a nudo. E rivela anche quello che a suo giudizio è il famoso clic scattato nella sua mente che l'ha fatto diventare un mito mondiale dell'atletica. Una scossa che ha permesso - utilizzando un'espressione del libro - all'elastico di diventare fionda, è arrivata quando adulto, con una compagna e due figli, ha risolto il suo problema col padre, così presente nella sua assenza e così desiderato.

Un riavvicinamento, unito alla consapevolezza dell'importanza della sua famiglia, che ha permesso di ricomporsi al"puzzle della sua vita". Poi tutto è cambiato, rivela nel libro, "quando ho smesso di avere paura di prendermi sul serio in pista" e "ho iniziato a sentirmi leggero come non mi ero mai sentito prima. Ho distrutto muri, riallacciato rapporti, compreso che gli spigoli della vita a volte possono ferire, e che quando un animale è ferito non c'è vergogna nel nascondersi. Oggi sono una persona diversa".

Adesso incombono nuove sfide da affrontare. "L'obiettivo della stagione è correre sotto i 9"70, forse anche attorno ai 9"65 visti i parametri in allenamento: serve solo trovare condizioni meteo ottime, pista veloce, forma perfetta e quel leggero vento a favore. Un obiettivo da centrare nella gara che conta di più, ai Mondiali di Eugene" ha rivelato all'Agi a margine della presentazione.

"La mia vita è cambiata sotto tanti aspetti, la gente ti riconosce, ti chiede di fare delle foto, ti ringrazia per le emozioni: è bello sapere di aver fatto emozionare le persone. La vita quotidiana è cambiata poco, tanto tempo al campo per gli allenamenti, dedico molto più tempo alla famiglia. È difficile diventare il numero uno ma restarci è ancor più difficile" ha aggiunto il velocista delle Fiamme Oro.

Intanto a fine mese

appuntamento a Eugene (tappa di Diamond League) per la sfida con i più forti sprinter americani, poi Mondiali a luglio, sempre in Oregon, ed Europei ad agosto. Insomma non smetterà di correre veloce.

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