Emergono nuovi particolari sulla decisione di Marotta di lasciare la Juventus, alla base ci sarebbero profondi dissidi con il presidente Andrea Agnelli, compreso l'arrivo di Cristiano Ronaldo.
Come un fulmine a ciel sereno arrivano le parole di Beppe Marotta, dopo la vittoria che lancia i bianconeri in fuga scudetto con un vantaggio di sei punti del Napoli. Le dichiarazioni sorprendenti: ''Il mio mandato di amministratore delegato scadrà il 25 ottobre, la società e gli azionisti stanno attuando una politica di rinnovamento'' hanno creato sgomento nell'ambiente juventino e grande stupore in tutto il mondo del calcio italiano.
Una separazione consensuale che avrebbe alla base gravi dissidi con il presidente Andrea Agnelli, maturati nell'ultimo periodo come lo stesso Marotta, secondo quanto riporta il Corriere, anticipava nella mattinata: ''Non c’era più sintonia con il presidente Agnelli, sono dispiaciuto, la decisione è stata presa, ora deve essere annunciata, il mio nome già non compare più nella lista dei consiglieri d’amministrazione del club''. Una diversità di visuale su varie questioni, l'arrivo di Cristiano Ronaldo, che non avrebbe entusiasmato l'ormai ex amministratore delegato considerati i costi eccessivi dell'operazione ma anche gli indirizzi programmatici del club e lo staff medico.
La Juventus si priva quindi del vero cardine dell'architettura societaria bianconera, l'artefice della rinascita bianconera dalle ceneri di Calciopoli. Arrivato in punta di piedi dalla Sampdoria, inizialmente nel ruolo di direttore generale per poi ricoprire quello di amministratore delegato, Marotta paga solo inizialmente il salto in una big con il naufragio della scelta Del Neri e di un mercato che non decolla. Ma da quel momento non sbaglia più una mossa sia sul mercato con colpi a basso costo come Pogba, Pirlo, Tevez sia nella scelta degli allenatori Conte e Allegri, collezionando 7 scudetti e due sconfitte nelle finali di Champions contro Barcellona e Real Madrid.
Ancora da scoprire come saranno ricoperte le deleghe lasciate libere da Marotta, probabile che Agnelli assuma l'intera amministrazione dell'area sportiva mentre il fido Fabio Paratici, che resta alla Juventus, dovrebbe prendere il suo posto nel Cda bianconero e conservare un ruolo operativo. La società bianconera sta pensando tuttavia ad un grande campione come figura di rappresentanza, si pensa ad un ritorno romantico di Zinedine Zidane o ad una soluzione interna come Pavel Nedved.
Un punto interrogativo il suo futuro, la possibilità di un suo approdo alla presidenza della Figc, per guidare la rinascita del calcio italiano, non lo attrae più di tanto: ''Smentisco
categoricamente che io possa essere candidato alla Figc, in questo momento è un'esperienza che non mi tocca''. Il Napoli avrebbe già bussato alla sua porta, ma saranno sicuramente tanti i club che inizieranno a corteggiarlo.
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