La Juventus incomincia oggi una partita che potrebbe non finire mai. È quella del tribunale, è la storia di una inchiesta che ha portato al rinvio a giudizio dei suoi ex dirigenti e alla penalizzazione di 15 punti della squadra. Marco Picco, giudice dell'udienza preliminare, è chiamato a doversi pronunciare, per l'appunto, sulla richiesta del rinvio a giudizio del club e dei dodici indagati, tra questi Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved. L'accusa è sostenuta dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dal sostituto Mario Bendoni ma non vedrà, in dibattimento, il magistrato Ciro Santoriello che ha scelto di astenersi, alla luce della vicenda che lo aveva visto esprimere valutazioni personali sul tifo calcistico, sulla sua passione per il Napoli e per l'odio verso la Juventus, parole inopportune ma strumentalizzate ad arte per mettere in dubbio l'onorabilità e la lealtà professionale del giudice, di certo non un falco nei confronti proprio del club bianconero che, in passato, si era visto archiviare dallo stesso Santoriello una accusa di falso in bilancio presentata dall'ex presidente del Bologna Gazzoni Frascara.
I legali della Juventus riproporranno (già avanzata nel mese di novembre) l'eccezione sulla competenza territoriale, chiedendo il trasferimento del dibattimento a Milano, sede della Borsa, o a Roma dove si trovano i server di Piazza Affari. Secondo l'opinione di uno studio legale terzo, se il giudice dovesse invece ribadire che le due sedi non abbiano competenza, significherebbe escludere dal processo sia Consob, sia la Borsa che sono, invece, i punti cardinali della vicenda relativa al bilancio. Si prospetta dunque la probabilità alta che il giudice Marco Picco rinvii alla Corte di Cassazione e, in tal caso, i tempi si allungherebbero notevolmente. In attesa che a fine marzo venga conclusa l'indagine della procura federale sulla manovra stipendi, con nuove carte allegate relative anche a plusvalenze non ancora giudicate, la vera data cardinale resta quella del 19 di aprile quando il Collegio di Garanzia dello sport dovrà esprimersi sulla richiesta di Juventus contraria alla penalizzazione di 15 punti in classifica della squadra, aprendo uno scenario ampio: la sentenza potrebbe essere confermata o annullata, una volta stabilito della non esistenza degli estremi per l'accoglienza della richiesta di revocazione e infine un rinvio totale alla Corte di Appello federale per chiarire eventuali vizi di forma e anche per formulare nuovamente penalizzazione e capi di accusa. Sempre lo staff di legali ribadisce come sia facile immaginare che, non essendo stata depositata l'ordinanza che decide la fase cautelare, il consiglio di Stato abbia trattenuto oltre alla sospensiva anche il merito, con sentenza breve.
Ultima nota: un gruppo di piccoli azionisti della Juventus chiede di costituirsi parte civile, attraverso Codacons. In verità l'azione dovrebbe essere rivolta verso Consob che per due anni non aveva sollevato alcuna perplessità sui bilanci del club.
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