Kalidou Koulibaly è sicuramente uno dei difensori più forti in Serie A ma anche in circolazione con diversi club italiano ed europei che farebbero carte false per strapparlo al Napoli. Aurelio De Laurentiis, però, non lo cederà a meno che di offerte clamorose e superiori ai 100 milioni di euro. Il senegalese, però, con ogni probabilità resterà alla corte di Carlo Ancelotti e quest'anno se la lotterà per lo Scudetto contro il suo ex mentore Maurizio Sarri che ha scelto la Juventus per rilanciarsi in Serie A dopo una stagione comunque positiva al Chelsea con cui ha vinto un'Europa League.
Koulibaly ai microfoni di Tribune Players ha svelato un retroscena avuto con Sarri relativamente alla nascita del figlio: "La cosa più bella è che mio figlio è nato qui. Non mi scorderò mai di quel giorno perché è una storia pazzesca che riassume perfettamente Napoli. Mia moglie era andata in ospedale la mattina e quella sera avremmo giocato contro il Sassuolo in casa. Eravamo in sala video ed il mio telefono continuava a vibrare. Di solito lo spengo ma ero preoccupato per mia moglie".
Il difensore senegalese è poi entrato nello specifico tirando in ballo Maurizio Sarri: “Il nostro allenatore all’epoca era Maurizio Sarri. È un tipo molto intenso, quindi non volevo rispondere. Alla fine uscii di corsa, risposi al telefono e mia moglie mi disse: “Devi venire subito, nostro figlio sta arrivando”. Allora andai da Sarri e gli dissi: “Mister, mi scusi ma devo andare. Sta nascendo mio figlio!”. Sarri mi guardò e mi rispose: “No, no, no. Ho bisogno di te stasera, Kouli. Mi servi davvero. Non puoi andare”. Gli dissi: “Sta per nascere mio figlio, mister. Faccia quello che vuole. Mi dia una multa, una squalifica, non mi importa. Io vado. Sarri sembrava così stressato e fumava una sigaretta. Fumava, fumava e rifletteva e poi alla fine disse: “Va bene puoi andare in ospedale ma poi devi tornare per la partita stasera. Ho bisogno di te, Kouli!”.
Kalidou ha poi chiuso parlando del nervosismo del tecnico: "Il difensore senegalese ricorda quella giornata così particolare: “Andai di corsa in ospedale. Se non sei diventato padre per la prima volta, non puoi capire questa sensazione. Non puoi perderti la nascita di tuo figlio. Arrivai a mezzogiorno e, grazie a Dio, alle 13:30 era nato un piccolo napoletano. L’abbiamo chiamato Seni. È stato il giorno più bello della mia vita. Alle 16 mi chiamò il mister. Questo tipo, devi capire… è pazzo. Lo dico nel senso positivo ma è pazzo! Mi disse: “Kouli? Ma torni? Ho bisogno di te. Ho veramente bisogno di te.
Ti prego!”, Mia moglie stava ancora recuperando le forze e probabilmente anche lei aveva bisogno di me. Ma non volevo deludere i miei compagni di squadra perché gli voglio davvero bene. E amo la città di Napoli. Mia moglie mi disse di andarci e io andai allo stadio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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