La guerra degli Elkann non è un inedito. Hanno incominciato i figli, compatti, contro la madre Margherita. Sono arrivati fino in tribunale. Adesso, a colpi di tweet, è cominciata una nuova battaglia per la Ferrari. Lapo contro John.
Il suo primo cinguettio, qualche settimana fa diceva semplicemente «Ferrari è ora di svegliarsi». Con tanto di risposta a un follower per aggiungere «L'ho detto a mio fratello». Fratello che però non deve aver capito bene e ha continuato la sua marcia silenziosa interrotta solo l'altro giorno quando agli azionisti ha regalato qualche frase («L'obiettivo Ferrari in Formula 1 resta la vittoria»).
E ieri mattina Lapo si è fatto risentire con un nuovo cinguettio, questa volta in italiano, questa volta molto più pesante: «La Ferrari ha Bisogno di Serietà e Squadra Vincente nei Box e Fuori è ora di darci una SVEGLIATA basta con politica e giochini così non si VINCERÀ MAI». Con tanto di automobiline, cuoricini e punti esclamativi. Non contento a un follower che gli faceva notare come il problema sia l'assenza del presidente ha risposto «Lo so purtroppo». A un altro che gli chiede «allora dopo questo post ci sarà la svolta», replica «Purtroppo no, ma le cose vanno dette». E in serata un altro tweet: «L'unione fa la forza ma purtroppo certi non lo capiscono!!!»
Lapo avrà anche tanti difetti, ma ha pure un sacco di pregi, tra i quali quello di non sapersi trattenere e di dire (e fare) ciò che vuole. Seguono cuoricini e una lunga serie di tweet «Lapo for President». Ipotesi improponibile. Ma la guerra degli Elkann sembra solo all'inizio. Da una parte c'è il flemmatico John. Il presidente, l'uomo che tiene le redini della famiglia e comanda su tutto e su tutti. Dall'altra c'è la passionaccia di Lapo che non riesce a starsene zitto.
È una guerra che non porterà da nessuna parte, perché è da escludere che John possa lasciare il Cavallino a suo fratello. Sfruttare la passione e il cuore di Lapo però avrebbe un senso. La Ferrari ha bisogno di un'anima.
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