L'Atalanta sbatte sul muro Celtic. Il Regno Unito ipnotizza Gasperini

Dopo l'Arsenal un altro pari senza reti in casa

L'Atalanta sbatte sul muro Celtic. Il Regno Unito ipnotizza Gasperini
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Atalanta-Regno Unito 0-0, ed in fondo questa è una notizia. Perché in due partite casalinghe la Dea non raccoglie che pareggi senza reti con Arsenal prima, e Celtic ieri. Roba che non l'avrebbero quotata neanche i migliori bookmakers. Non è insomma una serata stellare, anche se la working class bergamasca si esalta con Mario Pasalic, messo in campo da Gasp al posto di De Ketelaere che in questo periodo la porta la vede poco. Mario, invece, la vede da vicino, ma nelle quattro occasioni del primo tempo non ha fortuna: una zuccata sulla traversa, un tiro con cui prendere il portiere era la soluzione più difficile (ma purtroppo ci riesce), altre due incursioni che creano solo rimpianti. In pratica l'Atalanta è lui, almeno nelle occasioni da gol. E se all'intervallo si arriva sullo 0-0 è perché il Celtic si difende con ordine e grinta, puntando sulla velocità degli esterni e dando qualche fastidio a Carnesecchi. Per fortuna il Duo Termometro, ovvero Hien e Kolasinac (entrambi avevano la febbre alla vigilia) calma spesso i bollori avversari e così si va avanti di pari e patta, anche se l'Atalanta un gol lo meriterebbe.

È un calcio stile britannico insomma, con la pioggerellina di partenza e i cori incessanti dei tifosi ospiti che aiutano a creare il clima. Quelli di casa invece spingono come al solito i nerazzurri all'attacco, ed è per questo comunque ci si diverte. Se l'Atalanta avesse due Zappacosta, le fasce sarebbero ancor più pericolose, ma Bellanova sulla destra non è in grande serata, e poi al centro Retegui è ben curato dalla difesa guidata da un Trusty che non sbaglia una zuccata difensiva. Quando, finalmente, si distrae, a Mateo ci pensa Schmeichel, per cui si va tutti in spogliatoio a cercare una soluzione.

La ripresa, per quasi mezzora, è un assalto della Dea: Gasp rimescola subito le carte togliendo i poco accesi Retegui e Bellanova per CDK e Samardzic, il Celtic risponde tono su tono, anche nelle sostituzioni. Così cambia poco, con un paio di fiammate bergamasche che gli scozzesi riescono a reggere. Si gioca veloce, si pensa veloce, ma il british style non produce gol e solo un'ammonizione, tanto per dire.

Solo tentazioni che neppure gli ultimi cambi riescono a trasformare in realtà, ed anzi un po' la partita un po' finisce per spegnersi nel suo furore disordinato. Resta che, secondo le statistiche, all'Atalanta mancano 3 punti per arrivare almeno agli spareggi per la seconda fase di Champions. A naso, ce la farà.

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