Lippi incorona la Juventus: "Troppo forte per tutti. Via Marotta? Non mi sorprende"

Lippi non si è mostrato stupito dell'addio di Marotta: "Non mi stupisce e non è da condividere o meno, bisogna solo prenderne atto e basta. Andrea si sarà forse ricordato di quanto ha fatto il padre quando nel 94-95, dopo 10 anni che non si occupava di Juventus, ha cambiato tutto e rifatto un ciclo vincente, prendendo me"

Marcello Lippi
Marcello Lippi

Marcello Lippi, ex allenatore della Juventus e della nazionale italiana, ai microfoni di Radio Anch'io Sport, ha parlato della lotta Scudetto che al momento, visti i grandi numeri dei bianconeri, sembra già finita. L'attuale direttore tecnico del Guangzhou Evergrande ha parlato anche della sua esperienza in Cina: "La corsa Scudetto? Sembra già finita a fine settembre. Il mio mandato in Cina? Quello attuale scade nel gennaio 2019 e credo proprio che sarà l'ultimo".

Lippi ha poi commentato l'imminente addio di Beppe Marotta alla Juventus: "La scelta dell'addio a Marotta non mi stupisce e non è da condividere o meno, bisogna solo prenderne atto e basta. Nessuno sa mai perché vengono fatte queste scelte e negli anni la Juventus ha sempre dimostrato di saper programmare e pianificare il futuro societario. Questi grandi gruppi prendono queste decisioni quando le cose vanno bene, nel momento di massimo splendore: la Juventus ha fatto proprio così".

Infine, Lippi, ha parlato della figura di Andrea Agnelli che sta diventando sempre più centrale nella società di Corso Galileo Ferrari: "Andrea si sarà forse ricordato di quanto ha fatto il padre: nel 94-95, dopo 10 anni che non si occupava di Juventus, ha cambiato tutto e rifatto un ciclo vincente, prendendo me.

Il dottor Umberto è stata una persona spettacolare nella storia della Juventus, erano dieci anni che c'era la supremazia del Milan di Berlusconi. Adesso nella testa di tutta la Juventus c'è la Champions League e con l'organico che ha penso sia una delle favorite".

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