L'Italbasket a stelle e strisce ora sogna

Nba, Gallinari batte Mannion ma entrambi brillano. E Melli si rilancia

L'Italbasket a stelle e strisce ora sogna

I ragazzi del basket stanno bene. I fratelli d'Italia si fanno onore. E al di là della litania che va avanti da tempo, che non porta risultati e, anzi, magari porta un po' anche male («È la Nazionale più forte di sempre»), fa anche ben sperare l'azzurro. Nella notte americana è andato in scena il derby tricolore tra il veterano Danilo Gallinari, 32 anni, Atlanta Hawks, e il novellino Nico Mannion, 20 anni, Golden State Warriors. Ha vinto Danilo, 124 a 108 ma entrambi hanno fatto bene. 12 punti e un assist per il Gallo, 10 punti, 3 rimbalzi, 5 assist e due palle rubate per Nico. Ma al di là dei numeri entrambi possono festeggiare. E con loro, l'altro azzurro d'America Melli.

Gallinari ha firmato un contrattone da 61,5 milioni di dollari per tre anni con Atlanta e dopo un avvio difficile causa infortunio, è tornato sui suoi livelli e spesso sa fare la differenza. Il rookie Mannion era stato dirottato in G-league, la serie minore, per fare esperienza ma adesso è costantemente nel gruppo dei grandi e con i consigli di coach Kerr, che gli sta dando fiducia, e del maestro-mentore Steph Curry, sta crescendo di partita in partita. Tanto che proprio contro Atlanta si è guadagnato le copertine per una palla rubata a Trae Young con rapidissimo tiro vincente da tre sulla sirena. Melli invece giocava pochissimo a New Orleans e all'ultimo giorno di trasferimenti è passato ai Dallas Mavericks dove troverà più spazio e fiducia.

Ma le tre stelle azzurre ci saranno al torneo pre olimpico che potrebbe consentire l'approdo dell'Italbasket ai Giochi di Tokyo? Il punto interrogativo rimane perché i play off Nba inizieranno a fine maggio e andranno avanti fino a luglio, con la finalissima al via l'8 luglio. Il preolimpico andrà in scena dal 23 giugno e tutto dipenderà da quanto avanti andranno i nostri con le rispettive squadre e se saranno liberati senza problemi. Servirebbero tantissimo, tutti e tre, perché lo scoglio Serbia sarà durissimo da superare, anche se allo stesso modo potenzialmente privi dei talenti americani.

Ma Gallinari, Mannion, Melli, insieme a Belinelli e Datome rientrati in Italia, e ai vari Polonara, Spissu, Tessitori e magari al figliol prodigo Hackett sarebbero tanta roba. E più forti di sempre o no, potrebbero davvero far sognare.

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