L'Italia respinge l'assalto della Georgia

Firenze Alla fine l'Italia ce la fa ad allontanare la minaccia georgiana al posto in business class. Niente upgrade per il momento. Dal Franchi di Firenze arrivano un vittoria e 4 mete. Quanto basta per ribadire una superiorità chiara prima e dopo il match. Finisce 28 a 17 dopo 80 minuti giocati soprattutto sul piano fisico che passano un colpo di spugna sulla deludente valanga di mete incassate una settimana fa a Chicago dall'Irlanda.

Gli azzurri ci mettono un po' a carburare, quanto basta per permettere a Matiashvili di farci paura. La Georgia resta naive: buona mischia ma poche idee con la palla tra le mani e per l'Italia il copione scommette sulla conquista e su una talentuosa trasformazione del gioco per linee esterne che trova leggera la coperta corta di Milton Haig. Passare, insomma, diventa una roba da manuale: prima con Campagnaro, poi con Mattia Bellini a chiudere un primo tempo che ha visto gli azzurri ordinati e senza affanni.

Nella ripresa l'Italia non resta negli spogliatoi. Subito è Dean Budd innescato all'esterno da Allan, poi è lo stesso 10 azzurro ad attraversare la prateria aperta da Tebaldi e Castello. Insomma non c'è partita almeno fin quando l'Italia è in controllo. Ma basta poco per far tornare i soliti fantasmi che si materializzano quando una meta tecnica riporta sotto i lelos.

Gli azzurri hanno il merito di non disunirsi, complice anche una certa dose d'ingenuità georgiana. Fino al triplice fischio finale che spazza solo qualche nube, aspettando l'Australia, sabato prossimo a Padova.

Paolo Bugatto

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