Manuel Locatelli ci ha preso gusto: dopo il gran gol di sinistro segnato contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, il giovanissimo centrocampista del Milan si è ripetuto, sempre al Meazza, questa volta però contro i campioni d'Italia della Juventus. Il 18enne di Lecco ha spaccato in due la partita, regalando la vittoria ai suoi, con un missile terra-aria. di destro, che ha tolto le ragnatele sotto l'incrocio dei pali della porta difesa da un veterano come Gianluigi Buffon che nulla ha potuto di fronte ad una conclusione potente e precisa. Locatelli, come Donnarumma, fa parte del florido settore giovanile del Milan. L'ex Atalanta è un calciatore dotato di ottima tecnica, qualità e visione di gioco: i rossoneri potrebbero aver trovato il loro metronomo di centrocampo per i prossimi 15 anni. Il classe 98, tra l'altro, è stato anche recentemente convocato dal commissario tecnico dell'under 21 Gigi Di Biagio, per l'impegno di qualificazione, contro la Lituania, agli Europei u-21 del 2017. Il Milan dei giovani, con questa vittoria, ha consolidato il secondo posto portandosi così a meno 2 proprio dalla Juventus capolista e ora con solo il campionato da preparare, senza le coppe europee, i tifosi del Diavolo non vogliono smettere di sognare anche se la strada da fare è ancora lunga.
Chi sta dimostrando di essere sulla retta via, invece, è proprio Locatelli che complice l'infortunio del capitano Riccardo Montolivo, si è conquistato la fiducia di Montella che gli ha consegnato le chiavi del centrocampo nelle ultime due sfide vinte contro il Chievo Verona e contro la Vecchia Signora. Locatelli è un ragazzo serio, umile e un gran lavoratore: se dopo la sua prima perla contro il Sassuolo era scoppiato in un pianto liberatorio, ieri al termine del match contro la Juventus ha dimostrato di aver già preso confindenza in tutti i sensi con il calcio dei grandi ed, ai microfoni di Premium Sport, ha dedicato la vittoria e il gol al Presidente Silvio Berlusconi, suo grande sponsor: "Devo fare i complimenti alla squadra, ma la dedica va come sempre alla mia famiglia. Una dedica va anche al presidente Berlusconi: mi ha voluto in prima squadra. Sono fatto così, non so spiegare la mia giocata: c'è stata anche fortuna nel mio gol, ma devo rimanere coi piedi per terra.
Oggi abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra: siamo un grande gruppo e sappiamo soffrire, dobbiamo solo pensare alla prossima. Ho segnato a Buffon, il portiere più forte del mondo, questo mi rende felice".
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