A questa moto non si è mai adattato. Difficile giudicare, averlo avuto accanto è stato di grande motivazione, è uno tosto, con un carattere difficile, il nostro rapporto ha avuto alti e bassi, però mi dispiace». Così Vale Rossi, che il prossimo 16 febbraio farà 41 anni, commenta la decisione dello storico ex compagno in Yamaha e rivale di tante battaglie, Jorge Lorenzo, che a 32 anni ha annunciato ieri a Valencia il ritiro. Vale ha aggiunto cose: «Il ricordo più bello delle nostre sfide? Barcellona 2009, da compagni lottammo l'intero week end». Va detto che fu l'anno dell'ultimo titolo di Vale. Ancora: «Credo sia stato uno dei grandi piloti dell'era moderna, con il suo ritiro perdiamo una parte importante del nostro sport. Mi ha sempre colpito per la velocità e la concentrazione.. Sì, è stato uno dei miei più grandi rivali. Peccato se ne vada».
Ecco. In attesa del ripensamento, «diciamo che la decisione è definitiva al 99%» ha detto alla duecentomillesima domanda sul tema come l'innocente che confessa il peccato pur che finisca la tortura, fa specie che lui vada e Rossi che ha quasi dieci anni di più resti. Fa effetto perché è naturale domandarsi chi faccia bene e chi male. Di certo, visto che questi ragazzi ed ex ragazzi corrono a trecento all'ora, è meglio, molto meglio che chi decide di lasciare, lasci. D'altra parte, Jorge è stato chiaro: «Ho iniziato che avevo 3 anni, per cui sono quasi trent'anni che corro in moto. Tanto. Chi ha lavorato con me - ha proseguito il maiorchino, 5 titoli mondiali, tre i MotoGp, 68 vittorie in tutte le classi - sa che sono un perfezionista e quanta energia metta in quel che faccio. Ma uno come me ha bisogno di grande motivazione. Dopo i bellissimi 9 anni con Yamaha, avevo cambiato in cerca di nuovi stimoli. E così dopo le molte difficoltà, ero alla fine riuscito a vincere con la Ducati. Poi la scelta Honda. Non è andata bene. Mi scuso con loro...». Parole, queste, pronunciate parlando a braccio, con Marquez e la maggior parte dei piloti seduti davanti a lui, piloti che poi si sono alzati e l'hanno applaudito a lungo.
Pilota non amato Jorge, è lui il primo a saperlo, però rispettato.
E da rispettare sono state le sue parole più toccanti, quando ha detto: «Quest'anno sono caduto facendomi male a Montmelò e poi subito dopo in Olanda... Ecco, ad Assen, mentre rotolavo, mi sono domandato: Vabbe Jorge, ma ne vale davvero la pena dopo quanto hai ottenuto continuare a soffrire così...». In tv: pole dir. Sky e TV8 alle 14,10, Gp alle 14 RedSp
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