Luna Rossa ci ha provato, ma che sintonia gli inglesi

Sir Ben Ainslie e il tattico Scott affiatati. Meno i nostri. C'è da lavorare. E i kiwi aiutano gli americani

Luna Rossa ci ha provato, ma che sintonia gli inglesi

È stata una grande regata, anche se non è andata a finire come avrebbe voluto il pubblico italiano perché ha vinto il baronetto, Sir Ben Ainslie con il suo gran tattico Giles Scott che hanno sfruttato ogni piccola raffica per tenere dietro Luna Rossa. Tra i due affiatamento, scelte giuste, capacità di rimonta, una sintonia che non sembra la stessa tra Jimmy Spithill e Francesco Bruni. Ineos sembra sempre un poco più veloce, soprattutto nelle andature di poppa, ma anche lucida. Con la vittoria, la quinta consecutiva, Ineos porta a casa un bene prezioso: tre settimane di tempo per lavorare sulla barca. Se le due della pausa natalizia hanno letteralmente trasformato le prestazioni, questa pausa può essere il trampolino verso l'incontro con Emirates Team New Zealand. Luna Rossa ha sperato, ha lottato e per tutta la regata il risultato è stato aperto fino alla fine. Ha pagato un paio di errori, un paio di virate lente che potevano consentirle di controllare l'avversario.

Per la cronaca, Britannia ha navigato alla velocità massima, record per un monoscafo in regata, di 50,29 nodi contro i 49,35 della barca italiana, una piccola differenza che può essere dovuta alla bravura di trovare vento più forte o a una attitudine a navigare con il vento in poppa. Questo nonostante una piccola avaria a una regolazione della randa inglese che è proprio quella che si usa per dare e togliere potenza, il Cunnigham. Ora per andare avanti, Max Sirena e compagni dovranno incontrare nella semifinale American Magic che è in via di guarigione, ricostruita a tempo di record anche con l'aiuto di chi ha realizzato Team New Zealand. Una quarantina di persone lavora a ciclo continuo. Un aiuto sportivo ma anche interessato: i kiwi vogliono che Luna Rossa abbia molti ostacoli da superare.

Dice Sirena: «Dobbiamo analizzare molti punti in cui non siamo stati perfetti, capire cosa possiamo migliorare, ad esempio in poppa, dove loro sembrano essere molto veloci. Adesso ci prepariamo per la semifinale contro gli americani che sarà molto combattuta».

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