Roberto Mancini ha lasciato l'Inter lo scorso 8 agosto. La società nerazzurra e il tecnico jesino, di comune accordo, hanno deciso di interrompere il rapporto a due settimane dall'inizio del campionato. Qualche giorno fa, ai microfoni di Deejay Football Club, l'ex allenatore del City ha dichiarato di aver rifiutato il contratto propostogli dal gruppo Suning: "Onestamente non c’erano più le condizioni per andare avanti, io ho ricevuto un’offerta dalla proprietà cinese ma c’erano alcune situazioni che non mi andavano bene visto che il tecnico è quello che ci deve mettere la faccia. La rosa era buona, mancava poco per lottare per il vertice ma per quanto mi riguarda andavano fatte delle scelte. Ho rifiutato il contratto che mi era stato proposto, dovevo solo firmarlo".
Mancini, però, è tornato a parlare a due giorni dalla sconfitta dell'Inter subita contro la Roma che ha fatto scivolare la squadra di Pioli al sesto posto: "Questo poteva essere l'anno in cui potevamo lottare, facendo le cose come pensavo io chiaramente, con la Juve, magari non avremmo vinto e saremmo arrivati secondi. Poteva essere un anno molto importante. Con l'Inter non è finita male, abbiamo optato per la rescissione consensuale del contratto perché non c'erano più le basi per lavorare tranquillamente e serenamente.
Ci siamo trovati nel mezzo di una cessione del club e c'era abbastanza caos, mentre in quei momenti era fondamentale continuare a lavorare sul nostro progetto che l'anno primo ci aveva visto primi per tante giornate, bisognava continuare a lavorare su quella strada, ma in quel momento non c'erano le basi per farlo. L'errore più grande? Forse è stato quello di mandare via Fassone che per tutti noi era un punto di riferimento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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