Marotta annuncia Pavard. E non vuole altre beffe

«Siamo messi bene», così l'Ad nerazzurro sul francese. E su Lukaku: «Non credo verrà in Italia»

Marotta annuncia Pavard. E non vuole altre beffe
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Quello di Beppe Marotta non è un annuncio ma quasi. «Sì, con Pavard siamo messi bene». Un manager esperto come lui, non fosse più che certo di chiudere col Bayern, avrebbe usato maggiore cautela. Dopo lo sgambetto di Lukaku, la scelta di Scamacca e il giallo Samardzic, l'Inter non può certo permettersi un'altra beffa di mercato. Arriverà Pavard, magari già oggi, forse più probabilmente domani (così pensa anche l'indimenticato ex Lothar Matthaeus) e costerà parecchio, 27-28 milioni più 5 di bonus.

Non che il terzino del Bayern e della Nazionale francese non li valga, stiamo parlando di un giocatore di prima fascia, ma certo è una cifra che quest'anno nessun'altra squadra italiana ha speso, nemmeno per un attaccante. E l'Inter stessa, perso Lukaku, non ha investito gli stessi soldi su Taremi, puntando invece sulla più economica soluzione Arnautovic.

Marotta, che è Consigliere di Lega, è intervenuto nella neonata Radio Serie A, che in fin dei conti è anche un po' sua, come di tutti gli altri club. E non ha perso l'occasione per riparlare di Lukaku, una ferita che ancora brucia. «È venuta meno un po' di serietà e di rispetto dei ruoli: alcuni oggi ti dicono sì e domani invece è no. L'operazione ha lasciato tanta delusione, dico solo questo: lui farà la sua strada e noi la nostra. Non so se giocherà ancora in Italia, non credo».

Buon per l'Inter che al debutto Lautaro Martinez abbia messo subito il suo doppio autografo sul tabellino. L'interrogativo comune è capire se chi è arrivato al posto di chi non c'è più, avrà lo stesso rendimento realizzativo. E qui lo scetticismo non è poco. «Non so se siamo più o meno forti dell'anno scorso, ma so che siamo competitivi. Le favorite sono le solite, si parte alla pari e poi sarà il campo a stabilire le gerarchie».

Non solo Pavard. Ancora Marotta: «Correa vuole giocare di più e faremo in modo di accontentarlo». È in ballo una trattativa col Torino (che nel frattempo ha acquistato Lazaro a titolo definitivo per 4 milioni), ma l'Inter dovrebbe compartecipare al ricco contratto del Tucu (7 milioni lordi) per cui sarebbe meglio che accettasse l'Arabia Saudita. «Sanchez è una possibilità. È andato via a malincuore e ha dato segnali di disponibilità al ritorno. Vedremo». Prossimo ai 35 anni, il cileno un anno fa partì per Marsiglia con la buonuscita dell'Inter (4,5 milioni lordi, ne guadagnava 7 netti). Scaduto il contratto, è pronto a tornare. Come non capirlo?

Non partirà Calhanoglu.

Marotta non lo nomina, ma è a lui che si riferisce quando dice che «le offerte per i calciatori arrivano dall'Arabia anche in questi giorni, ma ormai è tardi. Non si può vendere chi non potresti più sostituire». I soldi sauditi sono importanti, ma anche una minaccia per il calcio europeo. «Non è una bolla, ora noi dobbiamo trattare i diritti tv e siamo un po' più deboli».

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