Mick Schumacher promosso in Formula 2 nel 2019

Dopo il successo nella Formula 3 europea, il figlio d’arte è stato promosso in Formula 2 per il 2019: prosegue la strada di avvicinamento alla F1

Mick Schumacher promosso in Formula 2 nel 2019

Mick Schumacher prosegue la sua scalata verso la formula massima: nel 2019 il figlio d’arte passerà di categoria, sbarcando in Formula 2.

Il pilota tedesco ha disputato due stagioni in Formula 3, maturando esperienza e compiendo con un netto salto prestazionale a partire da metà stagione 2018.

L’anno 2017 era stato archiviato con un anonimo 12° posto, e le prestazioni sono rimaste tali fino a Spa di quest’anno quando Mick ha cambiato nettamente il suo livello, conquistando successivamente otto vittorie e riuscendo a conquistare il titolo europeo di Formula 3.

Un’impennata di performance che aveva sbalordito anche gli stessi colleghi, con il rivale Dan Ticktum che non si era fatto sfuggire una pesante critica in proposito, arrivando a ipotizzare il peso del nome nell’improvvisa esplosione del tedesco.

Per Schumacher si tratta di un passaggio ideale per accumulare esperienza in virtù di un passaggio futuro in Formula1: del resto, solo nel 2019, saranno ben tre i piloti neo promossi dalla F2 in schieramento (Lando Norris, George Russell e Alexander Albon) senza contare quelli che vi sono transitati recentemente (LeClerc e il nostro Giovinazzi).

Il pilota tedesco sarà in griglia con la nuova vettura già negli imminenti test pre-stagionali di Abu Dhabi, propedeutici al 2019. Palpabile l’entusiasmo trasmesso dalle dichiarazioni “Non vedo l’ora di affrontare la mia prossima stagione con Prema nella FIA Formula 2, un passo ideale nel mio percorso sportivo secondo il mio punto di vista, perché voglio migliorare ulteriormente la mia esperienza tecnica e le mie capacità di guida. Per me era molto chiaro il passaggio in Formula 2 con Prema. Non posso ringraziare abbastanza la famiglia Prema per ciò che abbiamo raggiunto assieme come squadra in particolare quest’anno”.

Traspare già, da queste poche righe,

quello spirito di squadra sempre così presente nelle parole del padre: una caratteristica che ne aveva reso possibile le tante vittorie in Ferrari, come ricordato pochi giorni fa da Ecclestone. Il buon sangue, non mente.

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