Il Milan non si ferma più: ecco Biglia

Fatta per il regista della Lazio. E Kalinic lascia il ritiro della Fiorentina

Il Milan non si ferma più: ecco Biglia

Quella di ieri è stata una giornata agitatissima, nei ritiri di mezza serie A: il mercato è in fermento, nelle squadre che si stanno preparando per la nuova stagione ci sono diversi ci sono parecchi separati in casa, e in qualche caso ai loro malumori si sono aggiunti quelli dei tifosi al seguito che si sentono traditi e non vedono l'ora di liberarsi dei loro ex beniamini.

È il caso di Lucas Biglia, appena aggregatosi ai suoi compagni della Lazio nel ritiro di Auronzo e costestualmente finito nel mirino dei supporters biancocelesti: «Capitano indegno, vattene a Milano» e «Il biglietto te lo paghiamo noi» alcuni degli epiteti rivolti all'argentino. Che per sua fortuna a Milano ci andrà quanto prima: il club rossonero, infatti, è venuto incontro alle richieste di Lotito alzando l'offerta a 18 milioni e sbloccando un affare che ormai da diverse settimane era rimasto in stand-by.

Potrebbe seguirlo a stretto giro di posta anche Nikola Kalinic, che a sua volta ha abbandonato il ritiro della Fiorentina a Moena. Ufficialmente per «motivi familiari», ma in realtà pare che ci sia stata una lite tra il suo agente e i dirigenti viola perché il club di Della Valle continua a tirare sul prezzo con il Milan per il suo cartellino. Kalinic è uscito allo scoperto da tempo, vuole il rossonero e c'è da scommettere che anche lui lo avrà, più prima che poi. I Diavoli che sogna Ivan Perisic non sono quelli di Milano bensì quelli di Manchester, ma anche nel suo caso il nervosismo è palese. Ieri a Riscone di Brunico il giocatore dell'Inter ha avuto un diverbio con un giornalista che lo stava riprendendo mentre parlava al telefono, e poi al momento della foto di gruppo nei pressi del rifugio dove la comitiva nerazzurra si era recata si è messo da un lato e con la faccia scocciata. Vuole andarsene, ma finché gli inglesi non tireranno fuori i 55 milioni che chiede l'Inter non può farlo.

Non andranno da nessuna parte Nainggolan e Manolas, almeno nelle intenzioni di Pallotta che ieri era nella capitale e ha promesso che i due «non si muoveranno da Roma». Il presidente giallorosso ha anche incontrato Totti e l'ex numero 10, uscendo dall'hotel dove soggiorna il patron, ha ammesso: «Il colloquio è andato bene, presto sarò dirigente». L'ultimo intrigo, infine, è quello che riguarda il passaggio di Patrick Schick dalla Sampdoria alla Juve. Ieri il 21enne ceco è stato sottoposto ad altre visite mediche all'ospedale Gemelli di Roma, convenzionato col Coni.

Con lui c'era anche il presidente blucerchiato Ferrero che mira a depositare l'accordo raggiunto coi bianconeri - ossia cessione a titolo definitivo per 30,5 milioni da pagare in 4 anni - mentre la Juve vorrebbe trasformarla in un prestito fino a gennaio per finalizzare l'acquisto solo quando avrà rassicurazioni definitive sulla sua salute.

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