«Milano AutoClassica», pubblico record

Oltre 67mila i biglietti staccati. Intanto rispunta Cazzola (ex Motor Show)

Piero Evangelisti

Milano «Il successo dell'8ª edizione di Milano AutoClassica conferma il crescente interesse di pubblico e di business in settori di nicchia come quello del collezionismo di vetture d'epoca che sta conquistando quote sempre più importanti», commenta così, a pochi giorni dalla chiusura dell'evento, Alfredo Cazzola, storico patron del Motor Show di Bologna e da quest'anno presidente di Milano AutoClassica.

«Un evento aggiunge - che rappresenta il palcoscenico ideale dell'eleganza a livello nazionale e sempre più a livello internazionale, come hanno confermato i numeri di visite da Oltreconfine». L'edizione 2018 che nei tre giorni di apertura ha registrato un'affluenza record di 67mila visitatori ha confermato la validità della formula in un contesto, quello degli eventi espositivi legati all'auto, dove «fare salone» non è per niente facile. «Gli appassionati di motori apprezzano un evento dove il passato dell'automobilismo, rappresentato da vetture d'epoca iconiche e di altissima qualità, si intreccia con la proposta di performanti modelli di produzione attuale, incluse, quest'anno, un'anteprima mondiale e una nazionale», spiega Andrea Martini, organizzatore di Milano AutoClassica. Passato e presente dell'automobile sono racchiusi nei 70 anni di storia della Porsche che in Fiera è stata la principale protagonista, rappresentata da 10 vetture iconiche, esemplari che quasi mai escono dalle collezioni private dove sono amorevolmente custoditi.

Nella straordinaria raccolta dei capolavori di Stoccarda esposti, spiccavano tre vere rarità: una Porsche 906, una 550 Rs Spyder e una 356 A Carrera Speedster. Oltre a Porsche, presente anche con tanti gioielli portati da Porsche Classic Partner Milano Est, sono stati numerosi i blasoni che non hanno fatto mancare la loro partecipazione: Alpine, con modelli storici accanto agli attuali che segnano il ritorno sul mercato del brand francese; Bentley, con la nuova Continental Gt e il grande Suv Bentayga W12; Bmw Club Italia; Ferrari Rossocorsa, con 750 Monza, 166 S e 365 GTC; Leoni, che ha scelto Milano AutoClassica per l'anteprima mondiale di Extrema, Sav a due porte e quattro posti; Lotus, con l'anteprima italiana di Exige 410 Sport; McLaren con le 720S e 570S Spider; e poi Pagani, con le Zonda S e Zonda F.

Un altro degli atout del Salone milanese è il fatto di essere non soltanto «esposizione» ma anche «mercato», un luogo molto speciale dove si possono trovare e acquistare parti di ricambio per vintage car proposte dagli oltre 180 espositori presenti, tutti rigorosamente selezionati. Alla Fiera di Milano hanno cambiato proprietario anche tante classic car, in molti casi anche a prezzi decisamente accessibili che allargano la base degli appassionati di questo tipo di vetture. Ovviamente non mancavano anche pezzi pregiati che arrivavano a sfiorare il milione di euro.

Al top, l'asta «Milano racing & sport cars», organizzata dalla nota casa d'aste Cambi che si è cimentata per la prima volta nel settore automobilistico, ovviamente con esemplari unici e un ricco passato nelle competizioni.

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