Viste dalla Champions ne esce meglio l'Inter. Viste in campionato parla la classifica: il Milan non lascia spazio alle fantasie. Viste insieme, sono due squadre da gol ed aggiungete che non si negano lo spreco (reti sbagliate): fa scuola l'ultima Inter di Champions. Derby da gol, ovvero tutto quanto fa spettacolo nel pallone: ed eccole pronte ad una domenica di comune passione e, semmai, di riflessione. Dice il tabellino che, insieme, hanno realizzato 53 reti: 28 l'Inter, 25 il Milan. Milan primo in classifica ma sempre secondo nella classifica dei gol: dietro all'Inter per quelli segnati (pesano i 6 nerazzurri rifilati al Bologna), e dietro al Napoli (3) per quelli subiti (10). Comunque si guardi, oggi o domenica, Milano si presenterà come la capitale calcistica nostrana del gol. Se poi diciamo solo Milan aggiungiamo che trattasi della capolista del campionato insieme al Napoli. Se, invece, pensiamo Inter non potremo fare a meno di far cadere l'occhio sullo scudetto cucito alla maglia. Insomma il calcio che comanda è tornato a San Siro. Il calcio che conta tirerà le somme a fine stagione.
Al di là degli equilibri statistici il derby promette attacchi spettacolo, difese non proprio invalicabili come si è intuito in Champions dove il Milan rischia di lasciarci le penne. Diavolo primo nella classifica della serie A, ultimo in quella di Champions: qualcosa non torna. Inter messa meglio nel girone Champions che in campionato: adesso tutto torna, visti gli avversari. Oggi il Milan può non rimpiangere Donnarumma perché con Maignan e Tatarusanu non se la passa male. L'Inter ha scoperto in Dzeko un altro implacabile cannoniere. Stavolta Calhanoglu sarà sulla sponda opposta, ma i giovani rossoneri stanno crescendo: Tonali per tutti. Invece purtroppo per tutti, e per l'Inter, sembra perduto Eriksen che lasciò il segno nel derby di coppa Italia. Ai nerazzurri manca qualche zampata di Lautaro: non segna da un mese e su azione da fine settembre. Ma ecco ritrovata la qualità di Sanchez e i gol di Correa. Il Milan ripresenterà Kjaer in difesa perchè, senza il danese, qualcosa scricchiola. L'Inter con Dzeko e Lautaro ha sommato 12 reti in 11 giornate che, invece, il Milan ha raggiunto con Ibra, Leao, Giroud e Rebic (ancora dubbio per domenica): da qui il peso autentico delle punte nerazzurre. Ma c'è un ultimo osservatorio: gli scontri fra le famose sette sorelle.
Il Milan sta nettamente meglio, non a caso è capolista: battute Atalanta, Lazio, Roma e pari con la Juve. L'Inter ha pareggiato con la Juve, perso malamente con la Lazio, pari con Atalanta, vinto con la Fiorentina. Ovvero: ditelo con i gol ma anche con i risultati.
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