Monza è salva, ora un pilota italiano

Aci, governo e Regione confermano l'intesa per il rinnovo con Ecclestone. Risale a 50 anni fa l'ultima vittoria tricolore

Monza è salva, ora un pilota italiano

Monza è la casa della Formula 1. Per altri tre anni. Ieri l'annuncio della firma imminente nel cuore del Parco che questo weekend ospiterà il gran premio d'Italia. La conferma arriva dal presidente dell'Aci Angelo Sticchi Damiani nella conferenza stampaal fianco del presidente dell'Automobile Club Milano, Ivan Capelli, proprietario dell'autodromo attraverso la società Sias. «Con un gioco di squadra siamo arrivati a definire il contratto del rinnovo - ha detto Sticchi Damiani -. Confido nella firma nel corso del fine settimana».

Parlando di cifre sono 22 milioni di euro per i primi due anni (il precedente accordo era di 7-8 milioni) e 24 per il terzo, un totale di 68 milioni per il rinnovo triennale. «Il premier Renzi ha dato la svolta lo scorso anno incontrando Ecclestone ma, senza l'apporto della Regione Lombardia, oggi faremmo discorsi diversi. Ed Ecclestone ha avuto pazienza, segno che Monza è importante pure per lui», ha concluso Sticchi Damiani. E via twitter il sottosegretario del Consiglio Luca Lotti ha confermato: «È ufficiale: GP resta a Monza. Il lavoro di squadra, come in Formula Uno, paga!».

Soddisfatto il governatore della Regio Lombardia, Roberto Maroni: «Il Gp è salvo, è un risultato storico. Noi come Regione abbiamo messo 70 milioni di euro da investire nel Parco. Poi abbiamo deciso di aiutare concretamente l'Aci a raggiungere un accordo con Ecclestone, destinando ulteriori 20 milioni di euro».

E la firma? «Dato che Renzi va in Cina, il contratto va firmato per forza venerdì». Vinta una sfida, Sticchi Damiani ne apre un'altra a 50 anni dall'ultimo successo di un pilota italiano a Monza, auspicando di mettere fine all'assenza di un driver tricolore che ormai dura da anni.

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