Campionato di MotoE in ginocchio. Nella notte e precisamente alle ore 00:15 del 14 marzo, un incendio è divampato all’interno dell'E-Paddock di Jerez , la struttura dove erano state ricoverate tutte le moto elettriche del campionato. L’incendio non ha fortunatamente causato feriti ma ha lasciato un’indelebile cicatrice al nascente Mondiale di moto elettriche che avrebbe dovuto debuttare a maggio.
L’incendio ha bruciato completamente non solo le moto realizzate dall’italiana Energica ma anche tutto l’equipaggiamento dei piloti e dei team. Oltre alle moto, sono andati perduti i computer, i caschi, le tute e molto altro.
La dinamica dell’incendio non è ancora stata chiarita. Gli occhi, però, sono puntati sul generatore supplementare che era stato aggiunto dall’organizzazione per gestire l’alto assorbimento di energia elettrica durante la prima giornata di test, come ha riportato Sky Sport.
Proprio questo generatore potrebbe essere stato la fonte dell’incendio. Le cause saranno certamente individuate dalle autorità ma questo poco importa perché per la MotoE è stato un duro colpo che sarà molto difficile da digerire.
I test pre-campionato del weekend e quelli di aprile sono stati ovviamente cancellati ma tutto il campionato a questo punto è a rischio o almeno la prima gara che dovrebbe scattare il prossimo 5 di maggio sempre a Jerez, in concomitanza con l’appuntamento della MotoGP.
Per Energica potrebbe risultare davvero molto difficile riuscire a produrre nuovamente tutte le 18 moto del campionato di MotoE in
poco più di un mese. La FIM (Federazione Internazionale di Motociclismo) ha fatto sapere che nelle prossime ore fornirà nuove informazioni sulle dinamiche dell'incidente e sulle eventuali modifiche alle date del campionato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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