Lorenzo Insigne è il volto triste di Napoli in questo momento. Il 28enne capitano degli azzurri, infatti, è stato preso di mira da molti tifosi per via della diatriba tra i calciatori partenopei, che si sono ribellati al ritiro imposto da Aurelio De Laurentiis, e la società che ha imposto il silenzio stampa e che punirà nei tempi e nei modi dovuti i propri tesserati che si sono resi protagonisti di tali intemperanze.
Insigne, però, è uno dei punti di forza dell'Italia di Roberto Mancini che gli ha dato ancora una volta fiducia contro la Bosnia e con lo scugnizzo napoleteano che ha ripagato la fiducia segnando la rete del 2-0 che ha messo in cassaforte la vittoria azzurra contro Pjanic, Dzeko&Co. A Napoli la tensione è palpabile e non è la prima volta che i tifosi azzurri se la prendono con il proprio capitano, preso di mira con fischi e insulti al momento della sostituzione avvenuta nell'ultimo turno di campionato contro il Genoa di Thiago Motta.
Secondo quanto riporta ladomenicasettimanale.it, qualche bontempone a Napoli ha deciso di fare di più dato che a fianco dei rotoli di carta igienica dedicati alla Juventus, ora ci sono anche quelli dedicati a Lorenzo Insigne. Nei giorni scorsi la moglie Jenny Darone aveva lasciato Napoli e si era subito sparsa la voce, poi da lei smentita, come insieme ad altre wag fosse andata via dalla città dopo il furto in casa di Allan e l'atto vandalico contro la macchina della moglie di Piotr Zielinski.
La moglie di Insigne aveva infatti tuonato: "Tengo a cuore la mia città, partiamo da questo. Adesso mentre parliamo sono a casa mia con i bambini. Li ho portati a scuola. Io non ho paura e non mi sento una moglie in fuga. Credo si stia creando un clima di allarmismo eccessivo, faccio anche molta fatica a comprenderlo. Devo ripetermi, sono momenti e vanno superati senza farsi prendere dall’irrazionalità. Continuo a fare le cose che faccio sempre. Non c’è alcun motivo per aver sentirsi in pericolo".
I tifosi del Napoli ce l'hanno con diversi giocatori ma in particolar modo con lui, unico partenopeo in squadra e che è stato individuato da molti, senza avere alcuna certezza, come il promotore della rivolta dei calciatori azzuri nei confronti del Presidente De Laurentiis.
A gennaio, ma soprattutto a fine stagione, Lorenzo potrebbe anche lasciare la squadra nella quale è cresciuto e che sente una seconda pelle. Nel frattempo, però, deve incassare e subire gli sfottò e l'ira dei tifosi del Napoli che l'hanno messo a paragone della Juventus, nemica giurata in campo, stampando carta igenica con la sua faccia.
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